Critiche degli animalisti per l’approvazione del nuovo Calendario Venatorio siciliano che prevede l’anticipo in preapertura della stagione venatoria mentre l’isola viene devastata dagli incendi.
In particolare le critiche portano la firma di Enrico Rizzi del PAE, Partito Animalista Europeo, e sono indirizzate al deputato dell’Assemblea Regionale siciliana Paolo Ruggirello che di recente ha espresso la propria gratitudine proprio per la recente approvazione del nuovo Calendario Venatorio siciliano per l’imminente Stagione Venatoria.
Secondo il deputato Ruggirello i contenuti del nuovo Calendario Venatorio rispettano l’ambiente e sono in linea con le norme che lo tutelano; inoltre viene assicurata continuità all’attività venatoria nell’isola che crea un notevole indotto economico capace di portare alle casse regionali entrate per circa 11 milioni di euro.
Trai i punti del Calendario Venatorio oggetto di critica da parte degli animalisti sarebbe il periodo di preapertura a tortore e colombacci e la possibilità cacciare anche nelle Zone di Protezione Speciale e Zone Speciali di Conservazione; secondo Rizzi si tratterebbe di un mero regalo ai possibili elettori in vista delle prossime elezioni regionali previste per la fine di ottobre.
Nella sua invettiva contro Ruggirello l’animalista fa un chiaro riferimento alla situazione di crisi che vive la Regione Sicilia colpita da numerosi incendi in varie zone del proprio territorio che “hanno letteralmente cancellato alcuni dei siti di maggiore biodiversità dell’isola”.
Infine Rizzi, concludendo il proprio attacco nei confronti del deputato Ruggirello auspica, “L’On. Paolo Ruggirello dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza per capire almeno una volta della necessità di mettere in campo ogni sforzo per la salvaguardia di ciò che sopravvive della stessa biodiversità, chiedendo al Parlamento Siciliano, alla Giunta Regionale tutta ed in particolare all’Assessore regionale all’Agricoltura ed all’Assessore regionale al territorio ed all’Ambiente di operare immediatamente una moratoria delle attività venatorie su tutto il territorio regionale sino al mitigarsi dello status di calamità e, comunque, per almeno un’ intera stagione di caccia”.