L’ANUUMigratoristi scrive all’assessore ligure Briano: pronti a dare tutto il supporto necessario a difendere il calendario venatorio impugnato dal Consiglio dei Ministri
Bergamo, 12.07.2011 – In riferimento alla vicenda relativa al calendario venatorio regionale ligure – che recentemente il Consiglio dei Ministri ha deciso di impugnare avanti la Corte Costituzionale – il Presidente Marco Castellani ha inviato una lettera all’Assessore Regionale della Liguria Dr.ssa Renata Briano dichiarando la completa disponibilità dell’ANUUMigratoristi a offrire tutto il supporto di carattere tecnico e legale che verrà ritenuto utile ad affiancare l’azione istituzionale dell’Assessore in difesa delle legittime aspettative dei cittadini cacciatori della Liguria e, più in generale, dei cittadini cacciatori del nostro Paese.
Castellani in proposito ha dichiarato: “da cittadino prima ancora che da cacciatore mi preoccupa molto vedere che mentre il nostro Paese rischia di andare a rotoli finanziariamente, vi sono gravi e reali problemi sociali, economici e ambientali, il Governo trovi il tempo per pensare a problemi inesistenti come quelli relativi ai calendari venatori per poi assumere posizioni ingiustificate come nel caso del calendario ligure ”.
“Come hanno già dimostrato le incredibili vicende dell’accordo fantasma che qualcuno ha voluto spacciare come raggiunto al Tavolo delle Regioni e anche le così dette linee guida emanate dall’ISPRA l’anno scorso – ha aggiunto Castellani – siamo alle prese con una fase di recrudescenza del più bieco e ingiustificato estremismo anti-caccia in cui sembrano aver perduto dimora i principi di certezza del diritto e di gerarchia delle fonti normative”.
Castellani ha quindi concluso: “Credo sia giusto pretendere rispetto delle regole da ogni parte coinvolta, sia essa la politica, l’ISPRA o l’ambientalismo italiano. Ribadisco che non ho nulla contro chi pensa che tutto si possa risolvere grazie ai partiti dei cacciatori o alle associazioni per la difesa della ruralità e rispetto le loro convinzioni, ma personalmente resto convinto del fatto che per risolvere veramente i problemi alla radice sia per primo il mondo venatorio a dover recuperare ruolo, credibilità e quindi rispetto, visibilità e consenso. Per questo torno a ribadire, come ho già più volte fatto da quando sono presidente, che è assolutamente necessario arrivare subito a una unica e efficiente organizzazione dei cacciatori italiani, strutturata con professionisti in tutti i campi d’azione, da quelli scientifici a quelli giuridici e legali come già avviene all’estero dove le Istituzioni, quando devono affrontare questioni faunistiche, venatorie e ambientali, non si rivolgono solo alla LIPU o all’ISPRA di turno, ma soprattutto e prioritariamente proprio alle organizzazioni dei cacciatori, unitarie, forti, competenti e affidabili come è giusto che sia e come dovrebbe essere anche in Italia”.
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