Modificato il calendario venatorio in Calabria
Il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato le modifiche al calendario venatorio per la stagione 2010/2011 con l’articolo 39 del collegato alla legge di bilancio 2011. Le modifiche, scaturite da una attenta analisi delle direttive dell’Ispra, sono state proposte dalle associazioni venatorie nell’incontro tenutosi a novembre presso la sede del consiglio regionale con l’Assessore Trematerra e il Dirigente Generale del Dipartimento n. 6 Dott. Zimbalatti, in cui le parti si sono confrontate, in modo sereno e costruttivo, sulle modifiche al calendario in armonia con le esigenze ambientali.
Scientificamente corretta è stata la modifica approvata dal Consiglio Regionale che ha semplicemente applicato quanto previsto dai Key Concept Ornis e dalla Guida Interpretativa della Direttiva “Uccelli” 147/2009, attenendosi al parere Ispra che assegna alle regioni la facoltà di utilizzare la decade di sovrapposizione dei periodi di migrazione pre nuziale, tra l’altro già valutato dallo stesso Istituto nell’elaborazione del calendario venatorio 2010/2011 proposto ad agosto.
L’Associazione Cacciatori Migratori Acquatici, ha apprezzato l’apertura della Regione Calabria verso l’Associazione prendendo in considerazione i dati che annualmente i ricercatori Acma mettono a disposizione dell’Ispra e di tutte le istituzioni o organizzazioni a cui stanno a cuore le sorti della fauna e dell’ambiente acquatico. Grazie alla collaborazione tra il responsabile delle ricerche dell’Ufficio Avifauna Migratoria della Fidc, nonché Direttore delle ricerche dell’Acma, Dott. Sorrenti e l’Assessorato Agricoltura e Foreste, si è giunti ad una modifica del calendario, che sposta la chiusura della caccia alla beccaccia al 20 Gennaio, alle anatre al 30 e al 31 per altra selvaggina, nel rispetto dei termini di inizio della migrazione prenuziale. E’ ovvio che la modifica non ha interessato solo la selvaggina acquatica, ma anche i turdidi, infatti il Tordo Bottaccio sarà possibile cacciarlo sino al 20 Gennaio e il Sassello sino al 30.
L’Acma si augura che continui il proficuo confronto tra l’Assessorato regionale competente e il gruppo di lavoro dei ricercatori dell’Associazione, al fine di valutare le linee per la stesura dei futuri calendari, che di certo dovranno tenere conto della ricerca e dei dati che si raccolgono sul campo, dati che sopratutto i cacciatori possono dare.
Infine, purtroppo è con rammarico che si è assistito all’ennesimo attacco del Wwf nei confronti dei cacciatori calabresi definiti cittadini armati che dettano legge e ai quali è consentito dalla regione sparare sui terreni ricoperti di neve. Il Wwf dovrebbe sapere che ciò non corrisponde al vero in quanto il divieto di cacciare sui terreni ricoperti di neve è previsto dalla legge nazionale 157/92 e dalla legge regionale n.9/96.
Siamo alle solite, il Wwf non perde occasione di poter gettare fango su una categoria di cittadini con la fedina penale pulita.
fonte: https://www.strill.it