Appello di unità contro i “bracconieri del cinghiale” a Motta Santa Lucia (CZ)
Lo scorso 30 marzo “Il Quotidiano della Calabria” ha denunciato una serie di intimidazioni da parte di alcuni “bracconieri del cinghiale”, nei confronti dei proprietari terrieri di un comune Motta Santa Lucia; sembrerebbe che nelle ultime settimane numerose sono state le intimidazioni nei confronti di pensionati, contadini, operai e addirittura contro il Sindaco del paese. Tutte persone accomunate dalla volontà di denunciare l’invasione di cinghiali nei propri territori, cinghiali presenti un numerose quantità a causa dello sproporzionato ripopolamento operato da bracconieri.
In merito è intervenuto il Presidente di Arcicaccia Osvaldo Veneziano, che prende dovute distanze dagli autori di tali atti. “Questi signori sono veri criminali che infangono l’immagine di tutti noi che pratichiamo questa attività nel rispetto delle leggi”, definendoli “malavitosi”. In una lettera inviata al quotidiano e al Sindaco di Motta Santa Lucia, Colacino esprime solidarietà della propria associazione ai proprietari dei fondi agricoli e alla cittadinanza tutta.
Inoltre scrive “Sappia fin da ora che l’Arci Caccia si costituirà parte civile in tutti i procedimenti che ci saranno sui fatti riportati”. “Per la migliore tutela dei tanti cacciatori onesti della Calabria faremo conoscere l’articolo di stampa che riporta le azioni delinquenziali ai mezzi di informazione che operano nel settore venatorio affinchè i “malavitosi” sentano la ferma condanna ed il disprezzo del mondo venatorio italiano”.
Il Presidente di Arcicaccia invita tutte le Associazioni venatorie all’unità per contrastare questa situazione e propone che Provincia e Regione blocchino ogni ripopolamento di cinghiali, “attività per la quale l’Ispra – scrive Veneziano – ha sempre espresso pareri negativi”. Infine lancia un appello ai cacciatori perchè isolino i delinquenti e collaborino fattivamente, con le forze di polizia e la magistratura per individuare i responsabili.