Critiche da parte dei Giovani Cacciatori per la sospensione della caccia di domani Domenica 9 ottobre decisa per ragioni di sicurezza dai Prefetti di Vivo Valentia e Catanzaro in occasione della visita del Santo Padre in Calabria.
La visita del Papa in Calabria desta ovviamente orgoglio diffuso in tutta la Regione e non sono da meno gli appartenenti all’Associazione Giovani Cacciatori che augurano al Papa un gradevole soggiorno nella regione.
Ciò nonostante la sospensione dell’attività venatoria di 24 ore nei territori di Vibo Valentia e Catanzaro, interessati dalla visita del pontefice, con le ordinanze emesse dai prefetti delle due province suscita la perplessità dei Giovani Cacciatori.
Per l’associazione infatti la decisione delle Autorità potrebbe apparire tendenzialmente anticaccia in considerazione dell’estensione dei territori coinvolti dal itinerario previsto per la visita del Pontefice, tra cui in particolare Serra San Bruno nel contesto del Parco Naturale Regionale delle Serre.
Per i Giovani Cacciatori la sospensione penalizzerebbe soprattutto i cacciatori che svolgono la loro attività lavorativa in zone distanti dalle aree coinvolte dalla visita papale e che in tal modo si vedranno cancellare l’unica possibilità della settimana di svolgere l’attività venatoria.
Con una vena critica ed ironica l’Associazione pone un quesito: “Ma la caccia è vietata anche nell’intera provincia di Roma?”. Il timore dei Giovani Cacciatori è che l’ordinanza in questione potrebbe divenire un precedente di riferimento da utilizzare in futuro per sospendere l’attività venatoria.
I Giovani Cacciatori manifestano quindi insoddisfazione e rabbia per il continuo calpestio di diritti legittimi e costituzionali della catergoria dei cacciatori fin troppo bistrattata da errate decisioni politiche spesso limitative ed adottate secondo scule di pensiero anticaccia spesso nella cornice di campagne di disinformazione.