Le priorità del mondo venatorio
La sentenza del Consiglio di Stato del 1° gennaio che non accoglie la richiesta di sospensiva sulle nomine dei comitati di gestione negli ATC RC1 e 2 fatte dalla città metropolitana di Reggio Calabria e rinvia la decisione all’udienza fissata dal TAR 12 giugno 2024 rappresenta l’ennesima opportunità per la FIDC di riflettere sulle priorità del mondo venatorio calabrese che necessita urgentemente della forza unitaria che deriva dalla rappresentanza che tutti i cacciatori meritano.
La pretesa di Federcaccia
È questa la richiesta che con serietà e linearità di pensiero hanno fatto ARCI Caccia, ANUU Migratoristi Enalcaccia ed EPS costrette a ricorrere al TAR per la impropria e improvvida pretesa di Federcaccia: “Mi spetta un componente nei comitati di gestione ma me ne accaparro 4 su 6!!!” Sulle 7 eccezioni sollevate dalla Metrocity avverso l’ordinanza del TAR, il Consiglio di Stato ha ritenuto meritevole di tutela solo quella inerente all’assenza del “Periculum”.
Trionfalismo fuori luogo
Noi al trionfalismo fuori luogo di FIDC rispetto ai “tempi duri” per la caccia e ai cacciatori, rispondiamo con fermezza e richiamando tutti a riprendere il ruolo che ci compete nell’unire la rappresentanza (così come più forti eravamo ai tempi dell’UNAVI), per avere una voce concordata che parli alle istituzioni, ai cittadini, alle altre categorie interessate alla tutela del territorio e alla gestione faunistica. FIDC spieghi perché è così difficile per loro questa scelta, perché non rispettano la volontà e le scelte di tutti i cacciatori. Ribadiamo la nostra proposta sia protagonista prima tra “pari” di un rinascimento della caccia (fonte: Arci Caccia Nazionale).