Data e luogo dell’evento
Il 12 dicembre dalle ore 19:30 alle 21:30 si terrà il quinto e ultimo incontro organizzato dal Gruppo speleologico del Cai con la commissione TAM (Tutela Ambiente Montano) del CAI di Roma presso la Sez. CAI di via di Monte Testaccio, 64. Dopo un periodo di declino culminato nella seconda metà del secolo scorso, le specie di cervidi e bovidi presenti in Italia (Cervo, Capriolo, Daino, Muflone, Camoscio e Stambecco) hanno iniziato una fase di ripresa della consistenza e della distribuzione in tutta Italia, dovuto sia al miglioramento dell’ambiente (abbandono delle aree montane, incremento dei boschi), sia alla creazione di aree protette e a interventi di reintroduzione e rinforzo delle popolazioni.
Ricadute sull’ambiente
Oggi abbiamo molti più ungulati selvatici rispetto a soli 20 anni fa, con ricadute positive sull’ambiente e su altre specie, quali ad esempio i grandi predatori. Però ci sono anche aspetti problematici, quali l’impatto negativo su alcune specie o ambienti prioritari, i danni causati all’agricoltura e gli incidenti stradali.
Un approccio complessivo
La gestione di queste specie necessita quindi di un approccio complessivo, che tenga conto anche della componente sociale oltre che di quella conservazionistica. All’incontro partecipa il ricercatore ISPRA Francesco Riga. L’ISPRA ha di recente avviato anche un rapporto di collaborazione con il CAI finalizzato alla raccolta di informazioni ambientali lungo il Sentiero Italia Cai.