La proposta del consigliere Sergio Berlato sta facendo discutere parecchio e proprio nelle ultime ore era intervenuto con dichiarazioni polemiche l’ex presidente della Provincia di Belluno, Sergio Reolon. I cacciatori veneti hanno voluto testimoniare in questo modo il grande consenso che sta riscuotendo la mobilità tra di loro. Ecco perché Maria Cristina Caretta, numero uno di ACV-CONFAVI ha allegato il documento con le firme dei dirigenti regionali dello stesse ente, ma anche di Enalcaccia, Libera Caccia, ANUUMigratoristi e Italcaccia (sono state raccolte lo scorso 26 maggio).
Un altro documento allegato dalla presidentessa è quello con cui l’associazione, insieme a Federcaccia e Arci Caccia, richiedeva l’approvazione della legge sulla mobilità venatoria all’inizio del 2014. Come si può leggere nella parte finale della lettera, “Ogni dirigente venatorio è libero di rimangiarsi la faccia disconoscendo la propria firma apposta sui documenti precedentemente sottoscritti, ma di questo voltafaccia dovranno rispondere al cospetto dei propri iscritti”.