Il restante 40% viene ora trattenuto dalla stessa regione settentrionale per garantire il risarcimento dei danni provocati alle colture agricole dalla fauna selvatica. I cacciatori valdostani saranno dunque obbligati a coprire i finanziamenti che mancano.
Proprio nelle ultime ore la Giunta Regionale ha stabilito gli importi minimi e massimi di quella che viene già definita una “tassa”. Proprio all’inizio di questo mese di agosto si era parlato della Valle d’Aosta dopo la proposta provocatoria di Legambiente e della Fondazione Pro Natura, secondo cui i cacciatori dovrebbero pagare di tasca propria per i capi abbattuti.