Il presidente Interprovinciale di Ascoli e Fermo di Federcaccia, Stefano Artico, interviene in merito all’articolo di qualche giorno fa in cui alcuni residenti si lamentavano della vicinanza dei cacciatori vicino alle case. “L’azione – scrivono i cacciatori – non era di caccia ma di controllo del cinghiale coordinato e diretto dalla polizia provinciale ed effettuato secondo tutte le cautele di legge e sotto la vigile direzione delle forze dell’ordine: è previsto dalla legge ed è l’unico strumento utile per limitare i danni”.
Gli ambientalisti, basandosi su numerosi studi, ricordando che i cinghiali sono così grossi e prolifici perché sono ibrido di una specie importata dall’Est Europa negli anni ’70 proprio per creare trofei di caccia più prestigiosi, sostengono che l’uccisione degli animali spesso è controproducente, perché causa la formazione di più gruppi e maggiore proliferazione. Finora, in effetti, il problema non è stato affatto risolto (Il Resto del Carlino).