L’Associazione Cacciatori Trentini ha diffuso una circolare per sensibilizzare chi è impegnato nelle riserve di caccia interessate dalla caccia alla lepre a collaborare alla raccolta di campioni biologici nella provincia di Trento. Si tratta delle due specie presenti in questa regione, vale a dire la lepre comune e la lepre bianca. La conoscenza delle condizioni di salute di questi selvatici è fondamentale per una corretta gestione venatoria, inoltre da quest’anno il campionamento è stato semplificato.
In effetti, è sufficiente raccogliere fegato e milza, mentre per il sangue bisogna servirsi di carta assorbente. Il materiale raccolto può essere congelato e viene messo a disposizione un apposito kit con un contenitore di plastica, il sacchetto per gli organi e due carte bibule per il sangue.
I cacciatori saranno anche chiamati a compilare una scheda con tutte le informazioni che riguardano l’abbattimento (la riserva in cui è avvenuto, il nome del cacciatore, la località precisa del prelievo, il sesso e l’eventuale età della lepre, da accertare tramite il metodo del Tubercolo di Stroh). Ogni campione verrà raccolto a fine battuta dai delegati della Pro Segugio e dai guardiacaccia dell’ACT