No pertanto a “piani stralcio”, soprattutto sugli istituti faunistici prima dell’approvazione del nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale. Sì ad una attenta e puntuale revisione della normativa regionale e dei regolamenti, finalizzata a superare alcune criticità che in questi anni di applicazione, si sono manifestate. Su questi ed altri aspetti, si sono susseguiti gli interventi dell’assessore regionale Marco Remaschi e di Marco Salvadori, presidente regionale Federcaccia Toscana. Dopo un costruttivo dibattito e alcuni interventi dei partecipanti, sia Remaschi che il responsabile della segreteria dott. Diego Santi, hanno ribadito la volontà di procedere nel rispetto delle indicazioni sottoscritte a Braccagni e garantire, i tempi necessari per l’approvazione dei provvedimenti in esame da parte sia della Giunta, che del Consiglio regionale.
La Confederazione Cacciatori Toscani e le sue associazioni aderenti, rimarranno comunque vigili, riservandosi di valutare se alle parole seguiranno i fatti sugli impegni dichiarati e se soprattutto, per quanto riguarda il futuro degli Istituti faunistici, saranno davvero rispettate le procedure e le disposizioni attualmente vigenti in attesa del nuovo strumento di pianificazione. Da alcune indiscrezioni di queste ore, sembra che si voglia accelerare l’iter istitutivo e di trasformazione di numerosi istituti che porterebbero ad inevitabili sottrazioni di territorio cacciabile nelle varie province toscane. Se ciò accadesse, non esiteremo a percorrere tutte le strade possibili per impedire una deriva non supportata dalle normative e priva di qualunque elemento di confronto con tutti i soggetti interessati.