Confederazione Cacciatori Toscani replica alle campagne diffamatorie ed alle accuse di estremisti animalisti, “Quando il sonno della ragione genera mostri”.
Capita ormai sempre più spesso che le tambureggianti campagne diffamatorie di certo mondo pseudo ambientalista colpiscano la fantasia malata di qualche adepto spingendolo a inviare lettere di contumelie e offese gratuite alle Associazioni venatorie e segnatamente alla Confederazione Cacciatori Toscani, cui aderiscono Federcaccia, Arci Caccia e Anuu. Scelta come bersaglio privilegiato probabilmente per l’incisività delle sue campagne. Non ti curar di loro ma guarda e passa è la norma; senonché la letterina vergata a mano con bella calligrafia e pignoleria maniacale – si tratta di ben cinque pagine fitte fitte – inviataci da tal Gert Ganschow, ci è sembrato meritasse gli onori della cronaca. Il nostro è stato particolarmente colpito dalla reazione della CCT alle volgari calunnie diffuse dal signor Giacomo Bottinelli, responsabile (sic!) della LAV di Grosseto. “Stiamo dando armi letali in mano a evidenti squilibrati senza preoccuparci delle conseguenze” aveva detto, alludendo ad una supposta mancanza di controlli nel rilascio delle licenze di caccia.
Lo scrivano che odia i cacciatori con la stessa cura e pignoleria che usa nella calligrafia, mette in fila una serie di incidenti di caccia, succedutisi in un arco temporale di un triennio, 26 per l’esattezza, per dimostrare la veridicità della tesi del Bottinelli. Speculare sulle disgrazie denota decisamente un grande garbo; lo stesso della calligrafia. Si tratta nella sostanza di un gesto provocatorio, frutto di supponenza ma soprattutto di ignoranza: la casistica degli incidenti in settori dove non circolano armi, esempio l’escursionismo in montagna (vedi documentazione fornita dal CNCN) dice che il numero dei caduti e feriti gravi è decisamente ed incommensurabilmente maggiore che non nella caccia.
Ma la perla sta in fondo alla letterina: una sorta di augurio forse nelle intenzioni dell’autore – vista la data del 31 di dicembre del 2014 della missiva – che ci spinge a rispedire al mittente l’accusa di grave squilibrio mentale. Il nostro Ganschow infatti, sembra proprio desiderare che i cacciatori possano incappare “…in un cittadino incavolato con le palle, o gruppi di cittadini di vari comuni, stanchi delle …prepotenze insaziabili (!) organizzatisi in tam tam, avverso il vostro intento di egemonia senza controllo…”. Per fare cosa, ci permettiamo di chiedere, contraccambiando seppure in ritardo gli auguri? Olio di ricino e manganello per i cacciatori?
Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)
( 16 gennaio 2015 )