Al fine di favorire un contributo puntuale sul lavoro presentato, la Confederazione Cacciatori Toscani ha inviato nei giorni scorsi, agli uffici competenti, un documento che oltre ad affrontare in termini generali, l’impatto e la compatibilità dell’attività venatoria sulla gestione di ecosistemi ed ambienti di particolare pregio, si pone anche l’obiettivo di integrare e modificare alcune misure specifiche riguardanti le specie o più in generale l’area interessata.
Esempio è quello dell’uso del piombo, degli abbattimenti in contenimento o della lotta al bracconaggio, etc. Si tratta comunque di un primo contributo al quale potranno aggiungersi ulteriori considerazioni e proposte nel proseguo dell’iter. Su questi aspetti, abbiamo già richiesto un incontro all’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana Monica Monni. Sarà quella una utile occasione per affrontare nello specifico le nostre valutazioni e più in generale, le strategie che la Regione Toscana intenderà attuare nei temi collegati al rapporto tra attività venatoria e la questione ambientale.