La Confederazione Cacciatori Toscani critica le modifiche agli ATC decise dalla Regione, “sbagliare è umano, perseverare è diabolico”.
Si spera sempre di essere all’ultima puntata delle farsesche esternazioni del gruppuscolo di apprendisti stregoni che rischiano di affossare la caccia e invece eccoli lì, ancora una volta sulla pubblica piazza a reclamare poltrone, illudendosi che aumentando il numero dei componenti dei comitati di gestione degli ATC possa toccare uno strapuntino; una poltroncina, si, a prescindere dalla reale rappresentatività dei cacciatori e in barba agli obiettivi di una sostanziale semplificazione e di risparmio collettivo. E mentre la Regione toscana legifera per rimuovere possibili profili di incostituzionalità dopo le osservazioni del Governo proprio sulla obbligatorietà di ambiti sub – provinciali, con straordinario tempismo, i nostri apprendisti stregoni reclamano la mobilità a livello provinciale. Ma si, facciamoci del male… E per farcelo davvero per bene rendiamo ingovernabili gli ATC con regole sui controlli che esulano dalle normative vigenti e alludono, neanche poi tanto, all’idea che i cacciatori e i loro dirigenti siano un po’ ladri e un po’ incompetenti.
Posizioni che danneggiano l’immagine della caccia e dei cacciatori ma soprattutto che, se ottenessero udienza, spingerebbero la caccia nell’angolo e paralizzerebbero l’operatività degli Ambiti; replicare a questa incomprensibile serie di sciocchezze toglie tempo ed energie al lavoro ed all’attività di chi si deve occupare di cose serie. Detto nella viva speranza di finirla qui.
Firenze, 19 marzo 2015
Confederazione Cacciatori Toscani
(Federcaccia – Arcicaccia – ANUU)