La Confederazione dei Cacciatori Toscani (CCT) ha detto la sua sulla proposta del presidente della Società Italiana Pro Segugio, Giampaolo Maremmi. L’associazione venatoria non ha gradito questa ipotesi, tenendo conto di quanto disposto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sulla lepre e sul cambiamento delle modalità e dei tempi di prelievo. CCT ha sintetizzato alcune delle proposte di Maremmi.
In particolare, si tratta dell’apertura del prelievo alla data del 1° ottobre e la chiusura al 25 novembre successivo, senza dimenticare che l’attività sarebbe consentita solamente in giorni fissi, vale a dire il mercoledì, il sabato e la domenica. Inoltre, il numero uno della Pro Segugio ha proposto di utilizzare i segugi senza l’utilizzo dell’arma da fuoco nei periodi tra il 25 agosto e il 29 settembre e tra il 25 novembre e il 30 dicembre.
Quali sono le ragioni scientifiche messe in evidenza per dare fondamento alle scelte? Come spiegato dai Cacciatori Toscani, somigliano molto al parere dell’ISPRA, già criticato dalla CCT per i dati inadeguati e gli studi effettuati sulla materia. L’associazione venatoria ha chiesto infine la conferma delle scelte operate con il calendario 2016-2017 per la lepre.