Svolta storica: la Confederazione Cacciatori Toscani ha usato queste due parole per descrivere la “conversione” dell’ISPRA e del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in merito alla questione dei calendari venatori. In particolare, la nota dell’associazione che raggruppa Federazione Italiana della Caccia, Arci Caccia e ANUUMigratoristi, fa riferimento alle controversie sulla chiusura anticipata del prelievo di beccacce, cesene e tordi bottacci. Tramite una lettera ufficiale lo stesso Ministro ha informato che l’ISPRA ritiene necessaria un’analisi scientifica della situazione su scala geo-politica transnazionale.
La decisione è stata presa quindici anni dopo l’invio alla Commissione Europea dei primi dati relativi al nostro paese, su cui si basano i giudizi comunitari in merito ai calendari italiani, ma non congrui e non aggiornati se confrontati con quelli degli altri Stati membri. Al Tribunale dell’Unione Europea è stata proposta quella che la CCT ha definito una coraggiosa proposizione, attualmente in fase di istruttoria.
L’invito di Galletti alle regioni italiane (respinto dalla Toscana, regione che ha mantenuto le date inizialmente previsto) è stato quindi incomprensibile, dato che si è chiesto di anticipare la chiusura della caccia con dati che non sono in alcun modo ritenuti attendibili.