La Confederazione Cacciatori Toscani indirizza una lettera a tutti i cacciatori toscani: Insieme per il futuro della caccia in Toscana.
Care cacciatrici, cari cacciatori quello che solo fino a qualche mese fa poteva apparire un obiettivo di lungo periodo, una di quelle cose di cui si parla e si scrive, ma che poi per mille ragioni si esauriscono in dichiarazioni d’intenti e petizioni di principio, è finalmente realtà: Federcaccia, Arcicaccia ed Anuu hanno rotto gli indugi ed hanno dato vita alla Confederazione dei Cacciatori Toscani, prima tappa per costruire la casa comune di tutti i cacciatori. Niente sarà più come prima. La Confederazione è solo il primo passo: come ogni inizio, dunque, un passaggio di fondamentale importanza, per scegliere la giusta direzione. L’unità è essenziale per avere maggiore peso, per contare di più nella società, nei rapporti con la politica e le Istituzioni, per ottenere finalmente scelte sottratte alla demagogia ed alla strumentalizzazione delle spinte emotive, come l’animalismo, per regole dettate dalla conoscenza e dalla scienza, per restituire alla caccia la considerazione ed il prestigio che le spettano: lo merita la caccia, lo meritano i cacciatori. I cacciatori chiedono da tempo a gran voce, alle diverse Associazioni, di valorizzare ciò che unisce: lo chiedono consapevoli che l’unità è la condizione necessaria per restituire dignità alla loro passione, per legittimarne il patrimonio di storia, cultura e valori, per ottenere risultati concreti.Le sfide che abbiamo davanti non possono essere vinte marciando in ordine sparso, disperdendo forze, sprecando risorse ed energie: è necessario unire le forze per conseguire gli obbiettivi che contano per la caccia. La Confederazione nasce per rispondere a queste domande; per spiegare alla società che la caccia, oltre che soddisfazione per i praticanti, è attività utile per la comunità, fattore indispensabile per la gestione del territorio, la tutela dell’ambiente, il mantenimento di biodiversità, la sostenibilità della presenza della fauna con le attività umane, l’agricoltura in primo luogo.
La piattaforma programmatica sottoscritta dalle Associazioni costituenti la Confederazione, ambiziosa e concreta al tempo stesso, da corpo a questi principi: in materia legislativa propugna il necessario adeguamento del quadro normativo, certezza di regole e competenze; sostiene il riordino del governo del settore faunistico venatorio, in vista del superamento delle Province; chiede, in tema di calendari venatori, che specie, tempi e modalità siano effettivamente risultato di una seria e rigorosa opera di gestione e conoscenza; per assicurare gli equilibri faunistici sostiene il coinvolgimento dei cacciatori nella gestione di tutto il territorio, non solo delle aree aperte alla caccia; si batte affinché lo Stato e le Istituzioni pubbliche restituiscano integralmente alla gestione faunistica ed ambientale i proventi delle tasse versate dai cacciatori, superando la paradossale condizione che li vede oggi pagare i danni all’agricoltura nonostante sia impedito loro di intervenire adeguatamente per evitarli.
Su questi e sugli altri contenuti del programma confederale, su cui l’iniziativa ed il lavoro sono già in corso, si apre adesso il confronto con tutti i cacciatori, in tutte le Province ed in tutti i Comuni della Toscana: per illustrare i progetti, le prospettive, gli obbiettivi e per ascoltare i bisogni, le aspettative, le proposte, convinti che coinvolgimento e partecipazione sono indispensabili per raggiungere risultati positivi. Le Associazioni costituenti hanno proposto alle altre organizzazioni venatorie regionali di condividere il processo avviato, sin dai primi passi; per adesso senza esito.
Una unità più estesa e compiuta, la costruzione della “casa comune” dei cacciatori Toscani ed Italiani rimane comunque il traguardo finale, e per questo la Confederazione dei Cacciatori Toscani è nata e resta aperta a tutti i cacciatori e ad ogni altra organizzazione venatoria che voglia aderirvi condividendone statuto, finalità, obbiettivi. L’auspicio è che egoismi, gelosie associative, un malinteso orgoglio di appartenenza, vengano superati, che quanti oggi ancora guardano con sospetto all’unità si convincano che questa è la strada obbligata per costruire il futuro della caccia.
La certezza è che la scelta giusta sia mettere in campo il “valore aggiunto” di un fronte compatto, capace di rappresentare le ragioni ed i valori della caccia con tutta la forza necessaria. Per questo serve il contributo di ciascuno, di donne e uomini orgogliosi di mettere a disposizione le proprie conoscenze, la propria esperienza, le proprie energie per far crescere la Confederazione, per compiere ulteriori passi avanti verso l’unità del mondo venatorio, per dare alla caccia il futuro che merita.
Confederazione dei Cacciatori Toscani
Federcaccia – Arci Caccia – Anuu
( 1 maggio 2014 )