Per motivare il pagamento di questo pedaggio, al quale peraltro saranno assoggettati anche i cacciatori che risiedono all’interno del Parco, il regolamento fa riferimento all’articolo 123 della legge regionale 30/2015 (Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico ambientale regionale). Ebbene, basta leggere con attenzione il testo del suddetto articolo 123 per rendersi conto della forzatura interpretativa adottata per giustificare l’iniquo pedaggio. E’ pur vero che per trasportare armi da caccia lungo i tratti di strada ricompresi nel territorio di un Parco nazionale o regionale è necessaria l’autorizzazione (lo stabilisce la legge nazionale 394/91), ma per il rilascio di questa autorizzazione non è necessariamente previsto il pagamento di un balzello, per giunta esoso come pretende il regolamento del Parco delle Apuane.
Ne è prova il fatto che gli altri parchi esistenti in Toscana (Parco regionale della Maremma, Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, Parco delle Foreste Casentinesi, Parco dell’Arcipelago Toscano, Parco regionale di San Rossore, Migliarino, Massaciuccoli) richiedono sì la suddetta autorizzazione – che si può ottenere compilando e presentando un semplice modulo – ma non a pagamento. La delegazione della Confederazione Cacciatori Toscani ha pertanto esposto al Presidente della provincia di Massa Carrara tutte queste considerazioni. Il Presidente Lorenzetti, preso atto di quanto gli è stato rappresentato, ha immediatamente fissato un ulteriore appuntamento con la delegazione CCT, appuntamento al quale sarà presente il Presidente del Parco regionale delle Alpi Apuane.