Sulla questione delle Lagune di Orbetello giungono novità importanti. Dopo un lavoro di documentazione e di confronto serrato, venerdì 4 ottobre, è finalmente arrivato il parere del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che ha confermato chiaramente quanto sostenuto da tempo dal Circolo Cacciatori di Orbetello, ACMA, Federcaccia, e CCT: l'”apparizione”, sul portale cartografico del ministero Ambiente e su quello regionale, di una riserva naturale statale sul perimetro dell’APG Lagune di Orbetello, è frutto di un mero errore.
Si riporta parte del testo integrale:
In riferimento alla richiesta di chiarimenti in ordine alla perimetrazione della Riserva Naturale Statale della Laguna di Orbetello, si rappresenta quanto segue. Con D.M. 8 agosto 1980 del Ministero dell’Agricoltura e Foreste è stata istituita la Riserva Naturale di popolamento animale “Oasi della Laguna di Orbetello di Ponente”. Con D.M. 15 aprile 1981 del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, di concerto con il Ministero della Marina Mercantile, è stata istituita la Riserva di popolamento animale “Laguna di ponente di Orbetello (parte)”, annullato dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 223 del 13 luglio 1984. Per mero errore materiale è stata tenuta in considerazione la cartografia allegata al suddetto decreto del 1981 e si conferma, pertanto, che la perimetrazione della Riserva naturale statale è quella relativa al D.M. 8 agosto 1980.
Sull’argomento interviene Davide Senserini – Presidente di Federcaccia Grosseto e coordinatore della Confederazione Cacciatori Toscani di Grosseto – ” Pur accogliendo con favore la notizia, rimaniamo amareggiati per una gestione della vicenda che ha evidenziato importanti lacune e superficialità da parte dei vari attori coinvolti (ATC GR7, Regione Toscana, Polizia Provinciale), portando alla perdita di diverse giornate di caccia per i cacciatori di acquatici che già avevano versato la quota di iscrizione all’ATC GR7 Sud e all’APG. Ricordiamo infatti che l’apertura della caccia in laguna era fissata al 1 ottobre. Tante le domande che i cacciatori si pongono sulla vicenda. Perché siamo arrivati solo oggi a dipanare una situazione nota da marzo e sulla quale da subito il Circolo Cacciatori e la CCT avevano suggerito la soluzione?
Perché tutto l’iter propedeutico alla caccia in laguna è stato bloccato? Perché l’attività sospesa su tutto il territorio interessato dalla APG anziché soltanto sulla porzione su cui pendeva il dubbio? Perché si è in fretta e furia fatto partire la procedura per il rimborso delle quote di iscrizione senza attendere un chiarimento su una cartografia che da subito è apparsa un macroscopico errore? Domande che da sole evidenziano l’approssimazione con la quale si è agito sulla pelle di tutti i cacciatori interessati nel periodo più importante della stagione venatoria.” Il comitato di gestione dell’ATC 7 dovrebbe riunirsi oggi per deliberare sulla riapertura della caccia dopo la scelta esagerata della sospensione.
Rimangono da svolgere ancora tutte le necessarie operazioni per dare il via all’attività venatoria ovvero la stampa dei tesserini per gli iscritti, la tabellazione e la sistemazione degli appostamenti il che ci fa presagire che passeranno ancora diversi giorni prima che si possa tornare a caccia in laguna … ma nel frattempo qualche associazione venatoria canta vittoria pur non avendo svolto nessuna azione per sbrogliare la situazione e ringraziando il presidente dell’ATC 7 la cui gestione della vicenda appare, per i motivi di cui sopra, come minimo estremamente lacunosa. E’ infine doveroso un ringraziamento al Capogruppo PD Regione Toscana Leonardo Marras e al senatore FI Roberto Berardi che si sono presi a cuore la vicenda mettendo da parte le opposte opinioni politiche.