Inoltre, la Toscana risulta in testa alla classifica (al massimo potrebbe essere seconda) della densità in rapporto alla popolazione, un primato da contendere all’Umbria. Nel 1995, dunque 22 anni fa, i cacciatori regionali erano ben 150mila, di conseguenza ora si sono dimezzati. I motivi spiegati dalla Regione sono soprattutto economici, visto che bisogna pagare una doppia tassa di concessione e un corrispettivo per gli Ambiti Territoriali di Caccia a cui ci si iscrive.
La tassa regionale è pari a 23 euro l’anno, mentre quella riscossa dallo Stato ammonta a 173 euro. Sempre in Toscana è necessario versare 100 euro per il primo ATC di residenza e 50 euro per gli altri (25mila cacciatori ne scelgono almeno due). Il denaro serve a garantire il ripopolamento e il rimborso dei danni causati dalla fauna selvatica, senza dimenticare la quota del 10% che viene destinata alla Polizia Provinciale.