L’importante lavoro incentrato sulla revisione ed aggiornamento della L.R. Toscana 3/94 sulla caccia sta andando avanti. Ieri, presso gli uffici regionali, è proseguita in maniera proficua nel tavolo di confronto, l’analisi sul testo elaborato dall’assessorato a seguito delle proposte avanzate nelle scorse settimane, dai vari portatori di interesse. L’obiettivo principale in questa fase è quello di garantire, a seguito dell’esame della competente commissione, la definitiva approvazione della nuova legge in aula entro il termine ultimo del prossimo mese di gennaio. Il testo presentato, raccoglie numerose indicazioni elaborate dalla struttura tecnico-legislativa della CCT e avvalorate dal contributo dei territori e di tutte le Associazioni confederate.
In particolare ci preme sottolineare come alcune tematiche di estrema importanza (pianificazione, ruolo degli ATC, sussidiarietà del mondo venatorio e servizi, funzioni degli istituti faunistici pubblici e privati nel rispetto delle percentuali calcolate a livello provinciale, fondo gestione danni etc.), siano stati positivamente accolte. Nei prossimi giorni, continuerà il nostro contributo per armonizzare ulteriori aspetti, fermo restando l’apprezzamento per l’impegno sin qui dimostrato dall’assessorato. La giornata di ieri è stata anche al centro di altre novità da evidenziare. Il Consiglio Regionale, parallelamente ai lavori del tavolo, ha approvato la normativa sul contenimento degli ungulati nelle aree urbane, e sul potenziamento del ruolo delle polizie provinciali.
Oltre agli interventi in area urbana, saranno previste semplificazioni sulle procedure riguardanti il controllo faunistico, richieste dagli agricoltori e finalizzate alla tutela delle produzioni agricole, tramite procedura informatizzata facente capo ad Artea, per garantire l’efficacia degli interventi entro 36 ore dalla richiesta. Approvato inoltre un importante ordine del giorno a firma del Consigliere PD Marco Niccolai per estendere analoghe modalità anche per la Tortora dal Collare, Piccione e Storno. Infine, la maggioranza ha presentato un emendamento che sta suscitando pesanti reazioni, che consente il proseguimento dell’istruttoria avviata per l’istituzione e l’ ampliamento di nuove Aziende Faunistico venatorie, Aziende Agrituristico Venatorie ed aree addestramento cani che avevano presentato richiesta antecedentemente all’entrata in vigore del Regolamento Regionale del 5 settembre 2017 – 48/R.
In sostanza, si renderebbe possibile il proseguimento dell’ iter autorizzativo, pur subordinato alle disposizioni dei singoli Piani Faunistici ancora in vigore, per una parte di istituti privati rispetto ad altre numerose richieste presentate e attualmente non rispondenti ai limiti temporali previsti dall’emendamento. Una scelta, quella compiuta, che si dimostra comunque oggettivamente fuori quadro, sia rispetto al lavoro complessivo riguardante la sopra citata revisione della legge 3/94, sia per l’approvazione del nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale. Nel riconfermare la nostra ferma contrarietà all’attivazione di “procedure stralcio”, al momento è in corso una valutazione da parte della Confederazione Cacciatori Toscani sul numero e sulla superficie complessiva interessata dalle richieste presentate e su quante eventualmente avranno le condizioni necessarie per essere accolte, tenuto conto delle relative valutazioni di impatto ambientale necessarie. L’emendamento in oggetto contrasta con un punto di fondo del documento conclusivo approvato nella Conferenza Regionale sulla Caccia; nel documento si afferma infatti la necessità di garantire una organica trasformazione, istituzione e riorganizzazione degli istituti faunistici pubblici e privati all’interno di una pianificazione generale del territorio e nel rispetto delle percentuali stabilite dalla Legge Nazionale 157/92.