AMBIENTE. Il consigliere Fioraso: «Penalizzati dall’obbligo di stare a 150 metri da piste collinari riservate allo sport». Doppiette polemiche sulla scelta del Comune di tracciare su Gps i “percorsi natura”
Valdagno. No ai sentieri mappati e “tabellati”, cioè identificati con segnaletica tipo “percorsi natura”. A frenare lo slancio per questo nuovo possibile intervneto su 200 chilometri di tracciati, come voluto dal Comune che ha avviato la catalogazione dei sentieri dedicati allo sport (nordic walking, mountain bike e trekking) con tanto di mappa su Gps, sono i cacciatori. Le “doppiette”, infatti, ritengono che se l’iniziativa sarà portata a compimento sarà un «colpo basso per chi pratica l’attività venatoria».
INTERVENTI. In risposta al lavoro che una équipe di una quindicina di esperti comunali sta effettuando, scende in campo l’Associazione cacciatori veneti (Acv) forte di numerosi interventi realizzati negli anni e che rappresentano un impegno rilevante di manutenzione dell’ambiente in cui esercitano l’attività.
ARRETRAMENTO. A prendere posizione è Pietro Fioraso, consigliere comunale del Pdl, consigliere della Comunità montana Agno-Chiampo e anche consigliere provinciale e regionale dell’Acv. Lamenta il fatto che non si sia tenuto conto che la decisione di tabellare i sentieri equivale, di fatto, a dover arretrare a 150 metri la possibilità di sparare.
CACCIATORI. «Solo in ambito comunale di Valdagno -conferma Fioraso- ci sono 990 cacciatori, di cui mezzo migliaio aderenti all’Associazione cacciatori veneti che è la più consistente. In provincia di Vicenza siamo in 9 mila, mentre nel Veneto siamo in 15 mila. La mappatura e la tabellazione di 200 km di sentieri significano l’eliminazione di vaste aree ora disponibili per la caccia, perché la legge prevede che non si può sparare a distanze inferiori di 150 metri dai sentieri».
PROBLEMI. Se, da un lato, chi pratica podismo, trekking, mountain bike e nordic walking sarà ben servito da copertura satellitare, dall’altro lato ci sarebbero problemi per centinaia e centinaia di “doppiette”.
INTERPELLANZA. «È pronta un’interpellanza in Consiglio comunale – aggiunge Fioraso-: i cacciatori, sui quali ricadono le conseguenze del progetto della mappatura, non sono stati né interpellati né informati. Credo che questa sia una mancanza non da poco, perché proprio i cacciatori e gli alpini sono gli unici che sistematicamente fanno manutenzione e pulizia di vaste aree di territorio.
Ad esempio, in passato abbiamo dialogato con i praticanti del parapendio nella zona di Realto di Marana e abbiamo stabilito un accordo con reciproca soddisfazione».
Fonte: Il Corriere di Vicenza