Non si è trattato di un momento di distrazione, ma di una scelta ben precisa. Secondo Marco Loi, dirigente di Ogliastra dell’Unione Cacciatori di Sardegna (UCS), l’associazione è contraria agli Ambiti provinciali e perfino a quello regionale, in quanto non vengono considerati la soluzione giusta per tutelare l’ambiente ed equilibrare caccia e mantenimento delle specie. L’alternativa considerata più valida è il comitato comunale.
Lallo Manca, alla guida del comitato faunistico della provincia di Nuoro, ha invece rinnovato l’appello affinché la Sardegna si metta in regola, in modo da porre fine a “ventiquattro anni di anarchia”. Manca considera gli ATC una realtà giuridica e territoriale necessaria. Alcuni cacciatori considerano questa apertura un tentativo di chiudere i boschi e pianure. L’UCS è convinta in gran parte che la caccia responsabile sia la decisione migliore da prendere per la conservazione delle specie, in aggiunta non è esclusa la caccia grossa al cervo, al muflone e al daino.