In Sardegna gli Ambiti Territoriali di Caccia continuano a non convincere e piacere, con i cacciatori locali che hanno ribadito il concetto una volta di più. Come riferito dall’Unione Sarda, l’Assessorato Regionale all’Ambiente ha deciso di valutare la proposta tecnica di un nuovo piano faunistico venatorio e tra i punti più controversi figurano anche gli ATC. Secondo l’associazione Caccia Pesca Ambiente, la gestione degli ambiti si è rivelata un fallimento in ben il 95% delle regioni del nostro paese.
Inoltre, i cacciatori sardi hanno ribadito senza mezzi termini di “non aver bisogno di nuovi ghetti”. Per l’associazione, con gli ATC si andrà a caccia tre volte a settimana scegliendo i giorni tra i cinque a disposizione (fatta eccezione per il martedì e il venerdì). In questo modo si rischiano problemi di ordine pubblico con una presenza massiccia di cacciatori e un maggior numero di abbattimenti.
Caccia Pesca Ambiente ha ricordato come l’isola sia l’unica regione italiana con un regolamento preciso e rigido che resiste dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Il testo ha permesso di preservare selvaggina di pregio e autoctona. Gli Ambiti Territoriali di Caccia non piacciono neanche all’Unione Cacciatori di Sardegna. Il presidente Bonifacio Cuccu ha sottolineato come l’associazione sia nata proprio per contrastare gli ATC, senza dimenticare che il nuovo piano si basa sulla suddivisione delle vecchie province.