Come sottolineato da Federcaccia, “da allora per i cacciatori piemontesi la situazione è peggiorata”. Nel testo si legge come i cacciatori siano ancora e troppo spesso bollati come nemici dell’ambiente e della società, secondo alcuni addirittura dei “sanguinari predatori”. I cacciatori piemontesi sono stufi di questa situazione, oltre che di essere bersagliati di continuo e ignorati dagli organi di informazione.
La federazione ha ricordato i tre ricorsi consecutivi al Tribunale Amministrativo Regionale, tutti vinti inutilmente a causa della necessità di un quarto alla Corte Costituzionale. I soldi dei cacciatori sono stati spesi senza alcun vantaggio, con la beffa di una regione che ignora le ragioni della categoria. Il 10 giugno ci sarà dunque una manifestazione a cui aderiranno 25mila persone, tutti contribuenti del Piemonte, il quale “riceve ogni anno milioni di euro dalla nostra categoria, bistrattandola e sperperando malamente denaro pubblico”.