Mancano quattro giorni alla grande manifestazione dei cacciatori piemontesi, iniziativa annunciata da tempo e che è destinata a registrare numeri importanti dal punto di vista partecipativo. La sezione regionale della Federcaccia ha quindi deciso di scrivere al governatore Sergio Chiamparino, una lettera aperta che cerca di colmare la lacuna rappresentata dal mancato incontro. La missiva segue di qualche mese un’altra in cui lo stesso Chiamparino fu sensibilizzato in merito ai problemi dell’attività venatoria piemontese.
Come sottolineato da Federcaccia, “da allora per i cacciatori piemontesi la situazione è peggiorata”. Nel testo si legge come i cacciatori siano ancora e troppo spesso bollati come nemici dell’ambiente e della società, secondo alcuni addirittura dei “sanguinari predatori”. I cacciatori piemontesi sono stufi di questa situazione, oltre che di essere bersagliati di continuo e ignorati dagli organi di informazione.
La federazione ha ricordato i tre ricorsi consecutivi al Tribunale Amministrativo Regionale, tutti vinti inutilmente a causa della necessità di un quarto alla Corte Costituzionale. I soldi dei cacciatori sono stati spesi senza alcun vantaggio, con la beffa di una regione che ignora le ragioni della categoria. Il 10 giugno ci sarà dunque una manifestazione a cui aderiranno 25mila persone, tutti contribuenti del Piemonte, il quale “riceve ogni anno milioni di euro dalla nostra categoria, bistrattandola e sperperando malamente denaro pubblico”.