Oggi, venerdì 10 giugno 2016, i cacciatori piemontesi si sono ritrovati a Torino per manifestare contro la Regione e chiedendo rispetto per i diritti di 25mila persone, “discriminate e penalizzate come non capita altrove”. Diverse centinaia di cacciatori si sono incontrati a Piazza Castello alle 10:30, per la precisione di fronte Palazzo Madama. Il corteo è poi partito alle 11, in maniera civile e ordinata, percorrendo Via Pietro Micca e Via Arsenale, prima di raggiungere il Consiglio Regionale a Via Alfieri. La manifestazione è stata organizzata dalle sezioni locali di Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Ente Produttori Selvaggina e ANUUMigratoristi.
Come riportato dall’Ansa, il governatore Sergio Chiamparino e l’assessore Giorgio Ferrero hanno commentato l’evento spiegando di meritare i rimproveri delle associazioni venatorie, in quanto si sono dimostrati sempre rispettosi dei diritti dei cacciatori, come anche degli altri cittadini. Erano dieci anni che non c’era un corteo di questo tipo, nello specifico dall’ottobre del 2006.
Le discriminazioni ricordate nel comunicato congiunto degli organizzatori sono cominciate due anni fa con decisioni assurde e continui ricorsi alla giustizia amministrativa. Tra i motivi principali dell’appuntamento di oggi vanno ricordati il divieto di prelievo di specie selvatiche cacciate da sempre in Piemonte e la volontà di intervenire sull’amministrazione di Ambiti Territoriali di Caccia e Comprensori Alpini per accorpare i comitati di gestione.