L’Associazione Cacciatori Lombardi ha pubblicato una nota per parlare dell’importanza del prelievo in deroga e della sua giustificazione nella storia, nelle tradizioni e nell’economia del territorio. Le valli bresciane e bergamasche possono vantare un passato venatorio davvero ragguardevole e anche la gastronomia locale è legata alla caccia alla migratoria minuta (il riferimento non può che andare allo spiedo bresciano).
ACL ha poi ricordato l’indotto economico, in cui primeggiano i fabbricanti e gli armaioli della Valle Trompia, per non parlare di artigiani e famiglie che gravitano attorno alla passione venatoria. L’associazione ha anche sottolineato come la politica dovrebbe ricordarsi di tutto questo, in particolare della tradizione che dura ormai da secoli, quella dei roccoli, gli impianti di cattura per approvvigionare i richiami.
I roccoli e la cattura con le reti (aucupio) potrebbero finire in maniera ingenerosa a causa delle distrazioni della stessa politica, mentre invece queste “cattedrali verdi” dovrebbero essere tutelate e salvaguardate. Il prossimo 31 luglio ci sarà un importante incontro in Regione Lombardia, appuntamento a cui prenderanno parte anche il governatore Roberto Maroni e l’assessore Fava. L’auspicio dei Cacciatori Lombardi è che si segnino in maniera decisiva i rapporti tra il mondo venatorio e chi lo rappresenta.