L’Associazione Cacciatori Lombardi ha sollevato una questione che vale la pena approfondire. Si è scoperto infatti che un nucleo speciale antibracconaggio formato da volontari e con sede in Germania è attivo nella zona del Bresciano. L’agenzia GEAPRESS ha reso noto un loro intervento insieme alla Forestale, come anche spiegato dal CABS tedesco (la sigla identifica il Commitee Against Bird Slaughter, cioè il Comitato contro il massacro degli uccelli).
In pratica, i volontari tedeschi sarebbero stati insospettiti dal comportamento di due persone e si sarebbero messi all’inseguimento di questi individui in auto. I bracconieri sono stati poi identificati e denunciati. ACL ha intenzione di sottoporre un quesito alla Prefettura di Brescia, cioè per quale motivo degli stranieri siano stati chiamati a controllare il territorio italiano e quali siano i rapporti con il Corpo Forestale dello Stato.
Il presidio da parte dei CABS delle valli bresciane non convince, un monitoraggio del territorio che dovrà ora essere spiegato in ogni dettaglio. Tra l’altro, sembra che queste trasferte siano una consuetudine degli ultimi anni. Il comunicato dell’associazione venatoria si conclude con una frase perentoria: “Noi abbiamo il diritto di sapere“.