L’Associazione Cacciatori Lombardi è tornata a parlare dei tre giorni fissi, una questione che tornerà attuale con la stagione venatoria 2018-2019: si sta parlando della proposta dell’Ambito Territoriale di Caccia Unico di Brescia, una scelta che trova ACL in forte disaccordo. L’associazione ritiene che i cacciatori si stiano privando da soli di diritti che per legge dovrebbero avere. Un sondaggio aveva fatto emergere il parere del mondo venatorio in merito proprio un anno fa.
I tre giorni fissi, cioè mercoledì, sabato e domenica fino alle 12 tra la terza domenica di settembre e il 1° ottobre sono il periodo stabilito per la caccia vagante alla selvaggina stanziale. Il 40% dei cacciatori coinvolti aveva risposto al questionario e poco più della metà si era detta favorevole, un numero ritenuto piuttosto basso da ACL. L’argomento è stato riproposto d’ufficio dall’ATC lombardo, ma non c’è stata consultazione alla base.
L’associazione venatoria è dispiaciuta per il fatto che non ci sia stata una risposta in merito, dunque bisognerà capire come agiranno i vertici dell’Ambito a partire da settembre. Mancano pochi mesi e il fermento è alto. La conclusione del comunicato è decisamente amara: “La cosa grave è che noi stessi cacciatori, lamentandoci degli animalisti, ci autolimitiamo ponendoci sempre pali e paletti“.