Il futuro è ancora incerto per i cacciatori lombardi, soprattutto per quel che concerne la caccia in deroga e i richiami vivi. All’incontro romano era presente anche Maria Carmela Giarratano, dirigente del Ministero, che ha aperto un filo diretto per mantenere questo tipo di confronto anche nei prossimi mesi.
L’auspicio è che da Bruxelles arrivino delle risposte precise sulla chiusura anticipata dl prelievo venatorio, circostanza che si è verificata soltanto in Italia. Non mancherà una relazione che permetterà di approfondire i motivi di un caso unico, visto che in nessun altro paese comunitario si è deciso di sospendere prima del tempo il calendario venatorio.