Caccia in Sardegna – Pula: Un errore nella sistemazione dei cartelli ha alterato la zona di ripopolamento e cattura scatenando la protesta dei cacciatori. La Provincia difende la delibera. Roverati (Comitato faunistico): «Solo un errore».
A molti cacciatori quei confini che delimitano la zona di ripopolamento e cattura indicata dalla Regione e poi istituita dalla Provincia in accordo con l’amministrazione comunale di Pula, proprio non piace. Troppo vasta l’area interdetta alle doppiette, troppo limitato il territorio in cui esercitare l’attività venatoria, tanto che nei giorni scorsi anche l’assessore comunale all’Ambiente Emanuele Farneti aveva contestato la nuova mappatura.
Quei 1300 ettari in più di protezione faunistica vietati ai seguaci di Diana, insomma, non sarebbero graditi. In particolare per quel che concerne la foce del Rio Pula. Anche se diversi cacciatori hanno in queste settimane puntato il dito contro la decisione di inserire nei confini immaginari ma che poi realmente delimitano la zona off limit anche la fascia che dal centro abitato guarda verso il mare.
«Intanto chiariamo subito che la scelta di vincolare il territorio non viene calata dall’alto ma sempre programmata in accordo con le amministrazioni locali, e questo è esattamente avvenuto a Pula. Mi pare davvero fuori luogo pensare che si possa sparare, magari anche quando a Pula arrivano i turisti, tra il paese e la costa, una fascia di territorio dove non mancano di sicuro le abitazioni», spiega l’assessore provinciale all’Ambiente, Ignazio Tolu.
Un concetto condiviso anche da Robi Roverati, esponente del Comitato faunistico regionale, cacciatore e ornitologo. «Credo che la protesta sia nata da un errore nel posizionamento della cartellonistica. I cartelli dovevano passare lungo l’argine del rio Pula e invece sono stati messi lungo una recinzione per praticità, inserendo così una fetta di territorio che in effetti non era inglobata nella delibera. Da cacciatore, poi, penso che non possa essere contestato il fatto che non si debba, non si possa sparare e andare a caccia tra le case».
Insomma, dal canale di Su Cristallo alla foce del Rio Pula doppiette e automatici dovranno restar muti. In particolare intorno alla zona umida di Nora dove nidificano specie ornitiche importanti e dove esiste la più consistente colonia di gabbiano corso della Sardegna, oltre a garzette, aironi bianchi e al cenerino.
Adesso bisognerà correggere l’errore e sistemare nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dalla delibera, la cartellonistica nella zona del rio Pula. Per allontanare i dubbi e non scatenare inutili polemiche. (a.pi.)
Fonte: L’Unione Sarda