Cacciatori in piazza a Bergamo, circa settemila per la Giornata Nazionale dell’Orgoglio Venatorio; non sono mancati i disturbatori animalisti.
L’intento della manifestazione è stato soprattutto quello di far capire che i cacciatori sono persone normali come tanti altri, con la fedina penale pulita “colpevoli” solo di avere nel sangue una grande ed antica passione per la caccia tramandata spesso di padre in figlio. Si è parlato anche di tutelare i settori armieri e venatorio che danno lavoro a migliaia di persone; alla manifestazione infatti erano presenti i rappresentanti di importanti aziende armiere molto presenti in Lombardia che contribuiscono notevolmente all’economia locale e nazionale. Pare infatti che solo di tasse i cacciatori muovano circa 250 milioni di euro l’anno a quali si aggiungono circa 61 milioni di IVA movimentata direttamente dal settore armiero sportivo e civile, quasi esclusivamente composto dall’attività venatoria, costituendo quindi un entrata annua per lo Stato di circa 300 milioni di euro.
Presenti inoltre anche associazioni di categoria del settore agricolo e dell’allevamento. Nel corso del comizio i cacciatori hanno toccato inoltre alcuni temi salienti per la caccia come la tutela dei roccoli come patrimonio storico culturale della tradizione venatoria ma a rischio smantellamento entro il 2017 grazie ad alcune iniziative animaliste a livello europeo; i cacciatori hanno lamentato che in altri Paesi europei è ammessa la cattura di uccelli selvatici da utilizzare come richiami da caccia soprattutto alla migratoria come ad esempio la Francia che consente la cattura con l’utilizzo del vischio e di reti verticali da uccellagione o l’Olanda che permette addirittura la raccolta delle uova di Pavoncella.
Allo steso modo si è parlato della tutela della caccia da capanno alla migratoria anch’essa messa in discussione dalle varie iniziative per adeguare la normativa Italiana alle Direttive europee; altro argomento di accesa discussione ha riguardato la caccia in deroga ad alcune specie considerate protette in Italia sulla quale però le Amministrazioni regionali fanno fatica ad esprimersi. Al comizio, tra i vari esponenti delle diverse Associazioni Venatorie, ha partecipato anche il segretario regionale della Cisl, Gigi Petteni, convinto cacciatore; la manifestazione si è sciolta pacificamente alle 17.30 circa.
Menzioniamo per mero dovere di cronaca che non sono mancati purtroppo i soliti disturbatori animalisti, circa una decina del sedicente “Fronte Animalista”, che prima dell’avvio del corteo hanno inscenato la solita “contestazione” con lanci di fumogeni, cori anticaccia e gridando “Assassini” rivolgendosi ovviamente ai cacciatori nell’intento di intralciare il corteo e provocare i manifestanti. A porre fine però alla triste scenetta ci hanno pensato le Forze dell’Ordine che hanno provveduto a bloccare i “contestatori” permettendo così il pacifico svolgimento della manifestazione per la Giornata dell’Orgoglio Venatorio.
( 20 maggio 2014 )
Foto: Repubblica