Il circolo Amici della Caccia denuncia l’abbandono della Regione Calabria “al comparto caccia visto che numerose domande provenienti dal popolo dei cacciatori pubblicamente riportate tramite la testata Strettoweb, ringraziando pubblicamente la Gentile Redazione per la disponibilità e celere pubblicazione delle istanze del Circolo, ad oggi sono rimaste senza replica e chiarimenti da parte di chi di competenza. Si ricorda che il Piano Faunistico, il controllo dei Corvidi, il calendario venatorio, la gestione del cinghiale e così via, nonostante le sollecitazioni provenienti dai vari settori del comparto, non hanno ottenuto risposte. Pertanto è triste constatare che la Calabria è sempre ultima in vari settori, attività venatoria compresa.
I cacciatori sono stufi di parole, buoni propositi e passerelle che non sortiscono positività ad un ambiente che merita rispetto. Non si capisce perché i comparti della caccia, della pesca e dell’agricoltura, nonostante denunzino inadempienze evidenti, non siano oggetto della giusta attenzione. Paradossale ad esempio che da oltre 10 anni non sono stati rinnovati il piano faunistico regionale e i singoli piani faunistici provinciali. Il comparto caccia è costituito da gente che ama la natura e vuole adeguare l’esercizio nobile della caccia ad un sistema moderno. Le richieste esporre ut supra sono finalizzate a migliorare tutto il comparto venatorio e nello stesso tempo migliorare l’attività dell’Ente che ad oggi è totalmente assente”.