Il valore di una riforma associativa
Giungono da più parti ,dall’interno delle associazioni venatorie , appelli all’unione dei cacciatori . Questi appelli più che giustificati ,a fronte delle divisioni e delle gravi polemiche che si sono intensificate in questi anni all’interno del mondo venatorio italiano.
La constatazione del fenomeno negativo della formula associativa divisa , è legata al compenso remunerativo di ogni tessera stipulata.
Quindi l’obiettivo di oggi , l’ultimo rimasto , è nel costruire una grande famiglia nel nome di UN. I. CA. (unione italiana cacciatori ), con una sola polizza .Non si può continuare a sbagliare,basti ricordare lo schema organizzativo delle consorelle aderenti all’UNAVI , dove si parlava di unità dei cacciatori , in realtà non è mai stato cosi. Poi è venuta la moda della confederazione , del coordinamento e oggi del sindacato dei cacciatori ,ma tutte le associazioni hanno uno scopo ,aumentare i propri iscritti per avere più soldi e potere.
Dobbiamo sederci a un tavolo, coagulare le federazioni ed eleggere un solo presidente . Le associazioni prenderanno una competenza per tipologia e,ogni decisione presa sarà riportata all’unisono dal premier. A quel punto potremmo partecipare a qualsiasi incontro istituzionale.
Vorrei ricordare ,che per noi cacciatori il problema di fondo resta la riforma della caccia , perché ancora ad oggi non siamo stati capaci a razionalizzare quel rapporto di convivenza . Quindi, il mio suggerimento è rivolto a tutti i presidenti nazionali delle varie associazioni ,nel darci appuntamento in qualche agriturismo nelle suggestive colline fiorentine . A breve saranno contattate tutte le segreterie delle associazioni venatorie .
ANUU MIGRATORISTI
MASSA-CARRARA
Prof. Giuseppe Costa
– come ricevuto pubblicato –