L’organizzazione è staa curata dal CST regionale e l’invito è stato esteso anche a tutti i cacciatori del vicino Molise. Le doppiette molisane sono quindi pronte a sostenere quelle abruzzesi per alzare la voce contro le scelte discutibili dell’ente locale. La mancata concessione è la conseguenza delle pressioni esercitate dal WWF, associazione piuttosto attiva in queste settimane con ricorsi (spesso ribaltati in sede giuridica).
Gli ambientalisti si sono rivolti alla Regione Abruzzo lamentando l’assenza di censimenti con dati certi sugli animali da abbattere. Un altro motivo del ricorso è stato quello della mancata approvazione del piano faunistico. L’apertura della stagione è seriamente a rischio, mentre in Molise il calendario ha le sue certezze e ci sarà persino la pre-apertura il prossimo 1° settembre.