A Savignano sul Rubicone un cacciatore si butta in un laghetto artificiale per salvare il suo cane ma resta intrappolato nell’acqua gelida e muore.
E’ morto così, assieme al suo fedele amico, Luciano Vasini, un cacciatore di Bellaria di 63 anni caduto ieri pomeriggio nelle acque di un laghetto nel comune di Savignano sul Rubicone.
L’allarme ai vigili del fuoco di Cesena è arrivato alle 20.33, quando la moglie ha chiamato in centrale non vedendo tornare il marito. I pompieri si sono così portati nella zona di via Melozzo da Forlì, dove è stata ritrovata la sua auto.
Con loro, per rintracciarlo, sono arrivati sul posto anche i carabinieri di Cesenatico e Savignano, la polizia municipale, e i sub della protezione civile di Bellaria. Sono stati proprio questi ultimi a ritrovare il corpo dell’uomo, dopo poco meno di 3 ore di ricerche.
Per primo hanno ritrovato senza vita il cane dell’uomo, a pelo d’acqua. Poi, hanno recuperato il corpo esanime del 63enne. All’interno della giacca, il cacciatore aveva i documenti d’identità, e grazie a questi è stato identificato.
In realtà l’uomo si trovava in quel laghetto già dal pomeriggio. Quando di ritorno dalla battuta di caccia aveva chiamato invano il suo fedele compagno di battute. Ad un certo punto ha sentito i guaiti dell’animale finito dentro ad un laghetto artificiale profondo circa 2 metri, con la sponda scivolosa a causa del nylon posizionato attorno.
Così il cacciatore si è avvicinato, ma un attimo di distrazione lo ha fatto scivolare a sua volta in acqua. Vani tentativi dell’uomo di risalire a causa del nylon scivoloso che rivestiva le sponde. Sia lui che il suo cane non ce l’hanno fatta.
Fonte: RomagnaNoi