Tutto era pronto, le poste erano state assegnate. Le istruzioni erano state date ma quando il capocaccia è passato per le poste per controllare se tutto fosse in regola per cominciare ha notato a poca distanza che il cacciatore assegnato ad una delle poste più lontane era steso a terra. Era morto.
Non c’è stato niente da fare per A.S. di 78 anni, ex operaio delle acciaierie in pensione da tempo, conosciutissimo negli ambienti venatori. Gli amici hanno provato a soccorrerlo, qualcuno ha chiamato il 118 ma quando sono arrivati medico e volontari per l’uomo non c’era più nulla fare. Infarto del miocardio: questo ha stabilito il medico. Un infarto che lo ha fulminato all’istante.
E’ avvenuto verso le 9,30 a Populonia, nel parco etrusco. Qui era stata organizzata una battuta di caccia al cinghiale; sul posto c’erano circa 35 cacciatori e una squadra della polizia provinciale. L’uomo peraltro fino allo scorso anno era il capocaccia di quella squadra di cinghialai, poi per motivi di età aveva lasciato l’incarico a un compagno più giovane. Era rimasto comunque lo “spezzino” della squadra, quello cioè che si occupava di macellare le prede.
Ieri era una splendida mattina di dicembre, le poste erano state tutte assegnate ed il pensionato si trovava in una di quelle più lontane. Il caposquadra stava passando in rassegna la linea di caccia ed è a quel punto che si è accorto che qualcosa non andava. L’anziano cacciatore infatti era steso a terra, accanto al suo fucile.
Il caposquadra è corso a vedere cosa fosse successo, si è reso subito conto che l’amico era grave. Ha chiesto aiuto, ha immediatamente interrotto la battuta e, come dicevamo, sul posto è intervenuta anche un’ambulanza con il medico. Ma ormai l’anziano cacciatore era morto. A quel punto è entrata in scena la Polizia Provinciale, per i rilievi e gli adempimenti di rito.
( 16 dicembre 2015 )
Fonte: IlTirreno – PiombinoElba