Federcaccia Brescia ha diffuso il seguente comunicato stampa: “In questa stagione venatoria sembra che alcuni agenti della vigilanza volontaria, sia delle associazioni ambientaliste che dell’ Amministrazione Provinciale abbiano dimenticato di effettuare un ripasso della legislazione vigente prima di iniziare il loro generoso ed eroico impegno per il rispetto delle norme venatorie. Dopo i verbali amministrativi elevati a due cacciatori che non avevano segnato dei capi di migratoria non ancora raccolti e per i quali stiamo predisponendo il regolare ricorso perché la sanzione è palesemente in contrasto con la norma regionale, è arrivato in sede un altro verbale che ha dell’incredibile.
Tre agenti volontari del Nucleo Ittico Venatorio della nostra Provincia hanno sanzionato un cacciatore che a caccia in una Azienda Faunistica, cioè in riserva, non aveva segnato due fagiani! Ma da quando in qua si segnano i capi in riserva? E se uno fa una quota di venti capi, dove li segna? Questa sanzione denota una preoccupante mancanza di formazione in chi deve effettuare un servizio delicato ed importante.
Inoltre è evidente la completa mancanza di coordinamento di questi agenti che per regolamento dovrebbero essere sempre affiancati da un agente della Polizia Provinciale. Non c’è preparazione degli agenti volontari, non c’è un vero coordinamento, sembra, e lo appureremo, che non si rispetti nemmeno il regolamento provinciale forse è meglio che i rappresentanti istituzionali si preoccupino di riorganizzare il tutto e tagliare qualche ramo secco. Anche in questo caso Federcaccia Brescia, con i fatti e non con le parole, agirà nelle sedi opportune”.