IN QUESTO NUMERO DI MAGGIO 2010 (in edicola il 17 APRILE)
IN COPERTINA:
Cani da traccia: una scelta di vita
RUBRICHE
Editoriale: Aggressività inutile, di Ettore Zanon
La posta dei lettori
News – Attualità
Le vostre foto
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IN PRIMO PIANO
Storie di camosci, di caprioli e di… marmotte di Alessandro De Carli
Un racconto di caccia, di vita e di una forte amicizia nata grazie alla condivisione di una passione grande come la caccia, che spesso sa essere un legante fortissimo tra uomini che ne condividono i valori intrinseci e antichi
CACCIA E CULTURA
Ringraziare con un rametto verde di Ettore Zanon
La caccia, secondo la tradizione mitteleuropea, non è uno sport, non è un hobby qualsiasi, né una semplice “predazione” dell’uomo su alcune specie animali: è una cultura e un rito da celebrare nel bosco. Dove il rispetto per gli animali gioca un ruolo essenziale
PER SAPERNE DI PIU’
Impatto delle strade sulle popolazioni di ungulati di Ivano Confortini, biologo responsabile del servizio Caccia e Pesca della Provincia di Verona
LE ATTIVITA’ GESTIONALI DI UN COMPRENSORIO ALPINO
Maggio: un mese controverso di Davide Pittavino, tecnico faunistico
La natura reclama prepotentemente il ritorno alla bella stagione. La ripresa vegetativa inizia a interessare anche le aree site a quote più elevate, ma in alta montagna i cambiamenti climatici sono all’ordine del giorno e risultano tutt’altro che infrequenti forti nevicate. E nei Comprensori?
CANI DA TRACCIA
Cani pronta consegna di Guenther Mittenzwei
Sono in molti, e per diversi motivi, a cercare un cane da traccia già “pronto per l’uso”. Dato, però, che il successo di un binomio cane-recuperatore dipende in primis dal feeling tra i due e che detto feeling si costruisce vivendo e lavorando fianco a fianco sin dai primi mesi di vita dell’ausiliare, non è opportuno (e in diversi casi impossibile) acquistare un cane da traccia già “fatto”. Il cacciatore/recuperatore dovrà quindi sforzarsi di imparare a comprendere il suo cucciolo e anch’esso, da parte sua, farà l’impossibile per entrare in sintonia con il proprio conduttore
CANI DA TRACCIA
Recupero ungulati feriti: nasce il Gruppo Caronte di Serena Donnini
.. è’ l’inizio di una ricerca, siamo sull’Anschuss: i segni ci sono, li seguiremo con attenzione, ci condurranno non privi di difficoltà a percorrere le molteplici piste che incontreremo. La caparbietà e l’impegno che ci contraddistinguono ci traghetteranno molte leghe più avanti… (Agostino Fani, Gruppo Caronte, Arezzo)
ACCADEMIA DI SANT’UBERTO
Il suicidio della caccia di Marco Buzziolo
Il recente “interesse” che l’argomento caccia ha riscosso tra i media ha portato nuovamente alla ribalta il tema “caccia sì – caccia no”, con un’impennata di critiche dirette al mondo venatorio da parte degli animalisti più estremisti, voci che da tempo non si sentivano così forti e graffianti. Un autogol? Sì, dal momento ben pochi dei rappresentanti del nostro mondo sono stati in grado di sostenere le ragioni della caccia con argomentazioni valide, mentre, d’altro canto, ai nostri detrattori non mancano certo le ragioni per alzare la voce; e in molti casi sono stati proprio alcuni cacciatori a prestarsi al pubblico ludibrio con il loro comportamento lontano dai valori della caccia “vera”
NOTIZIE DALL’URCA
Caccia e solidarietà a cura di Urca Abruzzo
L’Urca Abruzzo lancia la proposta della costituzione di un fondo nazionale per interventi di solidarietà
CACCIA E ARTE
Giulio Tasca: art animalier a cura della redazione
L’ANGOLO DEL VETERINARIO
Tubercolosi nei selvatici: un vecchio e riemergente problema?di Ezio Ferroglio
Fra le molte malattie considerate di maggiore “rilievo”, rientrano quelle che possono trasmettersi all’uomo (zoonosi) o agli animali domestici. Sicuramente nella top ten ci sono quelle che possono sia venire trasmesse agli animali domestici, sia nello stesso tempo rappresentare, essendo zoonosi, un rischio sanitario per l’uomo. La tubercolosi, dopo oltre 120 anni dalla scoperta dell’agente causale, rappresenta ancora oggi la patologia responsabile del maggior numero di decessi nell’uomo rispetto a qualsiasi altro singolo agente patogeno
ARMI
Marlin mod. XL7 in cal. 270 Winchester di Danilo Liboi
La serie X7, composta dal modello XL7, con azione lunga, e XS7 con azione corta, è il risultato di quasi 140 anni di esperienza accumulata nella fabbricazione di carabine da caccia dell’azienda di North Haven, Connecticut, conosciuta a livello mondiale per la progettazione e la realizzazione di armi solide, affidabili e precise, vendute a prezzi accessibili alla maggior parte dei cacciatori, aspetto quest’ultimo non trascurabile, a maggior ragione in questi periodi di crisi
CALIBRI
6,5×68: il capostipite dei calibri da camoscio di Sergio Facchini(prima parte)
Nel panorama dei super-calibri apparsi nella prima metà del secolo scorso, la palma di campione dei 6,5 mm spetta, senza ombra di dubbio, al 6,5×68, fratello minore dell’8×68
UNA CARTUCCIA AL MESE
Norma Barnes Triple Shock di Danilo Vendrame
EVENTI
Quinto congresso mondiale sugli ungulati di montagna a cura diElena Michiardi, tecnico faunistico
L’11 novembre 2009 si è tenuta a Granada (Spagna) la quinta edizione del congresso mondiale sugli ungulati di montagna, nel corso del quale vi è stato uno stimolante scambio di opinioni ed esperienze, e dove si è discusso di problematiche su argomenti molto interessanti e attuali, utili anche ai cacciatori e ai tecnici faunistici di piccole realtà gestionali
Il Venticinquennale del Gruppo suonatori di corno da caccia Ladinia di Mara Da Roit
Sul finire del 2009 è andata in scena a San Martino in Badia una serata di musica, canti e balli ispirati alla tradizione e al folklore locali, un’iniziativa di parte venatoria capace di “parlare” anche a chi non è cacciatore
CACCIA ALL’ESTERO
Cacce in tempo di crisi di Mario Nobili
La crisi si fa sentire e ciò ha determinato il fatto che molti oufitter hanno cominciato a proporre safari a prezzi davvero interessanti. E questo, se si considera anche il consistente calo del dollaro rispetto all’euro, ha indubbiamente creato una situazione favorevole per noi europei. E’ un po’ il momento dei saldi ed è quindi il momento giusto per approfittare di queste offerte molto appetibili
ORGANO UFFICIALE S.C.I. ITALIAN CHAPTER
Bowhunting wildebeest di Alessandro Franco
Cacciare con l’arco è una scelta. Una scelta da pazzi sotto quasi tutti i punti di vista, dal momento che accetti distanze di tiro ridottissime, la quasi impossibilità di doppiare, nonché l’oggettiva difficoltà ad abbattere “quel” trofeo da libro dei record. A ben guardare, però, cacciare con l’arco non è tanto una scelta di caccia, ma una scelta di vita. Un poco come pescare a mosca invece che con il verme o a traina invece che a bolentino; dipende se il tuo obiettivo è massimizzare la resa dell’azione di prelievo oppure, tutto all’opposto, se cacciare è già un fine e non un mezzo
PILLOLE D’AFRICA
L’intesa tra piante e animali di Gianni Olivo
Fin da piccolo, l’autore, spinto dalla sua grandissima passione per la natura e gli animali, ha riempito quaderni su quaderni di note, schizzi e disegni. Nel corso della vita, molti di quei quaderni sono andati persi, ma tanti, tra cui quelli contenenti gli “appunti africani”, sono sopravvissuti al tempo, anzi sono stati allungati con nuove curiosità. Da questo numero di Cacciare a Palla potremmo leggere gli appunti di Gianni Olivo raccolti in anni trascorsi sotto il cielo del continente nero
CACCIA IN AFRICA
Dancing in the bush: la figura del tracciatore di Luca Bogarelli
Ogni cacciatore che abbia avuto la fortuna di cacciare in Africa, ha avuto il proprio Droopy o M’Cola (i tracciari di Hemingway). I tracciatori sono parte fondamentale del safari, figure spesso molto più importanti del professional hunter, anche se, generalmente, vengono relegate in secondo piano
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