Caccia: Viterbo, protesta dei cacciatori il prossimo primo marzo; un incontro del Comitato Spontaneo Cacciatori per discutere delle problematiche del settore dopo le recenti vicende, “più garanzie dei diritti, basta con le penalizzazioni”.
La caccia – proseguono – è costantemente sotto il tiro di ambientalisti in malafede, di politici opportunisti e di giornalisti faziosi. Il territorio è costantemente minacciato da abusi di ogni sorta e restrizioni incomprensibili. Le associazioni venatorie presenti non sono riuscite ad arginare nessuna di queste minacce. La gestione stessa degli organismi che dovrebbero migliorare e facilitare l’attività venatoria è vittima di rallentamenti dovuti agli interessi di questa o quella parte.
Emblematica, in questo senso, è statala stagione venatoria appena conclusa. Nata con un calendario penalizzante e proseguita a scossoni tra sospensioni e improbabili ricorsi al Tar. Una stagione dalla quale sono usciti sconfitti come sempre i cacciatori che, pur pagando regolarmente, si sono visti negare la possibilità di proseguire con la loro passione da un ricorso e da un Tar che ha emesso la propria sentenza a caccia ormai chiusa, riconoscendo con mesi di ritardo le nostre ragioni.
Questi sono solo alcuni dei motivi – hanno concluso i cacciatori – che ci hanno spinto a organizzare questo momento di confronto. Un incontro in cui tutti insieme decideremo la strada migliore da intraprendere per riprenderci la nostra passione e non essere dei semplici tesserati che subiscono, sulla propria pelle, scelte sbagliate.
Non una protesta, ma una vera e propria presa di coscienza. O si fa qualcosa adesso, infatti, o la caccia nel viterbese, nel Lazio e in tutto il resto d’Italia rischia di essere messa alla porta. Per questo l’invito è stato esteso a tutti i cacciatori che vorranno partecipare, provenienti da qualsiasi provincia e regione
Comitato spontaneo di cacciatori
( 25 febbraio 2014 )