A pochi giorni dall’apertura della Stagione Venatoria, dopo l’iniziale polemica, la Provincia di Viterbo e le Province umbre di Perugia e Terni siglano l’accordo per la mobilità venatoria.
Dopo la polemica sul mancato accordo di mobilità venatoria che faceva paventare l’impossibilità per i cacciatori umbri di poter praticare la caccia alla migratoria nei territori più favorevoli della vicina provincia di Viterbo finalmente è stato siglato l’accordo tra la tuscia e le Province di Perugia e Terni; l’intesa dovrà ora essere approvata dalle singole giunte provinciali dopo che sarà siglato l’accordo interregionale fra la Regione Lazio e la Regione Umbria.
“Il patto stipulato con i colleghi delle province umbre – ha commentato l’assessore provinciale alla Caccia Franco Simeone – consentirà di conservare e rafforzare gli ottimi rapporti di collaborazione con Terni e Perugia nel pieno rispetto dei singoli territori e dei diritti dei cacciatori. Un accordo che, per quanto riguarda la Tuscia, è stato preventivamente discusso e condiviso con le associazioni venatorie e con i presidenti dei due Atc”.
L’intesa raggiunta prevede l’ammissione di tutti i cacciatori umbri che hanno richiesto l’iscrizione agli Atc viterbesi, come residenza venatoria o secondo Atc, nei limiti fissati dalla delibera di consiglio regionale 450/92.
La stessa procedura sarà applicata in territorio umbro per i cacciatori viterbesi che hanno richiesto l’iscrizione negli Atc umbri. Gli Atc viterbesi valuteranno la possibilità di accogliere tutte le richieste eccedenti, computando anche gli eventuali posti non occupati dai cacciatori laziali.
Il punto saliente dell’accordo riguarda le modalità di svolgimento dell’attività venatoria alla specie migratoria. In particolare è stato stabilito che dal due al 31 gennaio 2013 la caccia nel territorio della provincia di Viterbo da parte dei cacciatori umbri, sarà consentita da appostamento temporaneo o fisso, da raggiungere con il fucile smontato o in custodia e senza l’ausilio del cane da riporto. Richiesta questa espressamente avanzata dalle associazioni venatorie locali e dai presidenti degli Atc viterbesi.
“Abbiamo riconfermato – tiene a precisare Simeone – rapporti di buon vicinato con gli amici umbri, garantendo e tutelando, attraverso regole precise e condivise, i diritti dei cacciatori delle tre province evitando spiacevoli discussioni o contrasti di natura campanilistica. Un accordo che alla fine ha soddisfatto tutti, in primo luogo i cacciatori viterbesi che hanno visto accolte le loro richieste.
Il tutto – conclude l’assessore – anche grazie agli incontri e alle riunioni preparatorie convocate dalla Provincia, nel corso delle quali, con grande senso di responsabilità e spirito collaborativo, abbiamo cercato di raggiungere la più ampia condivisione d’intenti sul territorio. Il fatto che poi questa unità sia stata raggiunta anche con le province umbre, sta a dimostrare ancora di più la validità del lavoro svolto”.
Provincia Viterbo