Gli ambientalisti protestano contro la caccia ai cervi nella zona del Parco del Cansiglio a seguito dell’abbattimento di alcune decine di ungulati negli ultimi mesi.
Secondo il “Piano di controllo del cervo nel comprensorio del Cansiglio, 2011- 2013” approvato dalla Regione Veneto, è previsto l’abbattimento di 1.600 capi nella zona del Cansiglio nell’arco di tre anni in modo da scongiurare l’eccessiva crescita della popolazione di cervi. Tra pochi giorni si dovrebbe aprire la caccia al cervo fuori dal Cansiglio e dalla primavera sarà ammessa anche la caccia di selezione all’interno della foresta protetta.
Contro il piano di controllo insorgono ovviamente gli ambientalisti ed in particolare la LAC il cui presidente ed eurodeputato, Andrea Zanoni, si dice pronto a denunciare il caso all’Unione europea rappresentando l’eventualità di infrazioni alla Direttiva Habitat.
Afferma infatti Zanoni, “Questo non è un piano di controllo del cervo ma una vera e propria mattanza legalizzata, addirittura in una foresta demaniale dove da sempre è vietata la caccia”.
Prosegue poi l’eurodeputato, “Fa rabbrividire il fatto di prevedere addirittura in via preferenziale l’abbattimento delle femmine e dei piccoli. Il Cansiglio è sempre stato un paradiso, anche per le migliaia di turisti e di appassionati che venivano e vengono a farci visita, dando lavoro a guide naturalistiche, hotel, rifugi e le osterie di tutto il comprensorio. Cosa troveranno nei prossimi anni?”.
Gli stessi cacciatori pare lamentino l’impossibilità di abbattere nella caccia ordinaria, praticata all’esterno dell’area del Cansiglio, le quote di cervi assegnate. Secondo gli ambientalisti non esisterebbero dati riguardanti un preciso censimento degli ungulati che possa fornire l’effettiva densità della popolazione di cervi nel Cansiglio.