Caccia in Veneto. Il Pd regionale invoca certezza per il mondo venatorio e non demagogia. La modifica alla legge regionale 50 del 1993 proposta dal consigliere Berlato sulle politiche venatorie e il nomadismo viene ritenuta “inaccettabile e insostenibile”. Una bocciatura, anche perché non rispetta associazioni e mondo agricolo.
“Non comprendiamo perché si continuino a tentare blitz”, dicono Francesca Zottis, Graziano Azzaline Cristina Guarda, “invece che un dialogo con i diversi mondi interessati per una revisione seria del piano faunistico venatorio, scelta rispettosa delle normative nazionali così come succede nelle altre Regioni.
Berlato opta per una soluzione “ad hoc per ambito”, alla risposta che è la tradizione a parlare rispondiamo che per noi dovrebbe essere il buon senso a guidare le scelte. Nel testo presentato emergono contraddizioni normative sulla pianificazione faunistico venatorio regionale. Come Pd ci auguriamo modifiche che riallineino le diverse normative”.
( 15 giugno 2016 )
Fonte: NuovaVenezia