La Corte Costituzionale da ragione ai cacciatori veneti e boccia per inammissibilità il ricorso presentato dal Governo avverso la delibera regionale sulla caccia in deroga relativa alla scorsa stagione venatoria.
Ieri 11 novembre 2011 è stata depositata la sentenza della Corte Costituzionale con la quale viene respinto, in quanto inammissibile, il ricorso del Governo contro la delibera della Regione Veneto che autorizzava la caccia in deroga alle specie non cacciabili per la stagione venatoria 2010/2011.
In verità la Corte Costituzionale ha dato ragione alla Regione Veneto in quanto il Governo non doveva presentare ricorso alla Consulta motivandolo con un presunto conflitto di attribuzione di poteri in considerazione del fatto che non è stato mai contestato il potere della Regione di deliberare in materia di attività venatoria e di utilizzare la possibilità di deroga prevista proprio dall’Unione Europea.
Secondo la Corte Costituzionale lo Stato non avrebbe dovuto rivolgersi alla Consulta sostenendo che la Regione avesse adoperato in modo errato il proprio potere di deroga ma in considerazione di ciò lo stesso Governo, nei sessanta giorni successivi alla delibera avrebbe dovuto diffidare l’Ente e contestualmente annullare la delibera.
Considerato che lo Stato non ha esercitato il proprio potere la delibera resta legittima e così la caccia in deroga in Veneto così come ha deciso già il TAR per quanto concerne la corrente stagione venatoria.
L’assessore regionale alla Caccia, Daniele Stival, ha commentato con soddisfazione, “Esprimo enorme soddisfazione nell’apprendere che i nostri sforzi, anche in questo caso, hanno dato buon esito a beneficio di tutto il mondo venatorio”.
Stival rispondendo poi alle critiche mossegli contro, “Ci accusavano di chissà quali misfatti. Non mi attendo scuse, ma mi auguro che tutti prendano atto del contrario: prima la decisione del Tar e ora quella della Corte costituzionale parlano chiaro e forte”.
Prosegue inoltre fiducioso l’assessore, “Questo risultato ci incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa: far comprendere a livello governativo e a livello dell’Unione Europea, la bontà delle nostre ragioni e la correttezza della nostra gestione amministrativa. Con gli europarlamentari abbiamo stabilito una strategia condivisa. Sono assolutamente convinto che lavoreremo in sintonia, per il bene della caccia e delle nostre tradizioni più radicate”.
Infine Stival, ricordando dell’incontro con la Regione Lombardia fissato per il prossimo lunedì 14 novembre, conclude dichiarando che “partirà subito una missione all’ISPRA. Sappiano i nostri amici cacciatori, a qualunque associazione appartengano che non abbiamo mai smesso di combattere e che le sfide più importanti si vincono con cuore, determinazione, correttezza amministrativa, buon senso e reciproca collaborazione”.
Grande soddisfazione anche da parte di CONFAVI, il cui presidente, Maria Cristina Caretta, esulta “Bene così, CONFAVI ha sempre sostenuto la bontà dell’operato della Regione nel garantire il diritto di cacciare in deroga, nel rispetto delle Direttive Ue e delle proprie tradizioni”.