Caccia in Veneto: il Tar sospende il Calendario Venatorio regionale nella parte riguardante le giornate di caccia alla migratoria; Zanoni, “Dura lezione per Zaia e Stival”. Stival “Ringrazio il Tar”.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Prima) composto dai giudici Bruno Amoroso (Presidente), Silvia Coppari (Referendario) e Roberto Vitanza (Referendario, Estensore), ha accolto il ricorso dell’associazione Vittime della Caccia, rappresentata dall’avv. Massimo Rizzato, e ha sospeso la delibera della giunta Regione Veneto n. 1130 del 12.6.2012 sul calendario venatorio nelle parti in cui prevedeva due giornate aggiuntive di caccia nei mesi di ottobre e novembre agli uccelli migratori.
Nell’ordinanza numero 566 del 15 settembre 2012 si legge che “i rilievi al riguardo espressi dall’ISPRA non sono stati adeguatamente ponderati, né la motivazione adottata dall’Ente regionale ha convenientemente giustificato le (sue) ragioni”. Come conseguenza le giornate di caccia in Veneto restano tre come previsto dalla legge italiana sulla caccia.
“Si tratta di una sonora lezione per i cacciatori e la Giunta Zaia che ha cercato illecitamente di portare a cinque le giornate di caccia da appostamento. Il risultato pratico di questa ordinanza è la riduzione di ben 20 giornate di caccia nei mesi di ottobre e novembre, periodo di massimo passo migratorio, con la conseguente salvezza di centinaia di migliaia di uccelli migratori come tordi, allodole, cesene, beccacce e anatre di varie specie”, attacca l’europarlamentare Andrea Zanoni. “E’ una vittoria molto importante perché demolisce una delle tante norme a favore dei cacciatori e contro il patrimonio ambientale di tutti i cittadini europei scritte come sempre sotto dettatura della lobby venatoria”.
Lo scorso venerdì Zanoni ha incontrato personalmente il procuratore capo della Corte dei Conti di Venezia. Dall’incontro è emerso che c’è la possibilità di far pagare direttamente ai responsabili regionali le eventuali multe europee sulla caccia in deroga, nel caso di Veneto e Lombardia, si tratta, tra gli altri, di Zaia, Formigoni, Stival. Infine l’Eurodeputato ricorda che “Zaia e Stival sono sotto osservazione di tutta la Commissione europea sulla caccia e se arriveranno le sanzioni saranno loro a dover pagare”.
Anche Daniele Stival, assessore regionale veneto alla caccia, ha commentato la decisione del Tar. “La disposizione contenuta nel nostro calendario venatorio oggetto della sospensiva decisa oggi dal Tar viene da sempre adottata, in quanto prevista dalla legge. Questa volta si è ritenuto che non fosse sufficientemente motivata nel discostarsi dal parere dell’Ispra – rileva Sival -. Presenterò al più presto in Giunta ulteriori precisazioni tecniche per superare con serenità e tranquillità i dubbi del Tribunale Amministrativo”.
“Ringrazio il Tar – aggiunge Stival – per l’attenta valutazione sempre fatta rispetto ai vari ricorsi via via presentati sul calendario venatorio. Nella sostanza le tesi della Regione sono pressoché sempre state accolte. Ora rimane solo questo punto da chiarire e noi rimaniamo convinti che la scelta sia stata fatta nel rispetto delle normative”.
Fonte: OggiTreviso