Caccia in Veneto. Al termine della sessione di audizioni volte ad acquisire i pareri di Enti, rappresentanti di categoria ed altri portatori di interesse, la Terza Commissione consiliare permanente presieduta da Sergio Berlato ha dato oggi il via libera ai Progetti di legge regionale n.182 e statale n.18, sul tema del disturbo all’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria, ed ai Progetti di legge n.141 e n.174 in materia di agricoltura.
“L’attività venatoria e la pesca sono attività lecite – commenta a margine dei lavori il Consigliere Berlato, presentatore dei Progetti di legge regionale n. 182 e statale n. 18 – perché sono regolamentate da direttive comunitarie e da specifiche leggi nazionali e regionali. Riteniamo opportuno che chi esercita qualsiasi attività lecita, lo possa fare senza essere disturbato o impedito nel suo esercizio da ‘energumeni’ che, solo per il fatto di non condividere queste attività, assumono spesso iniziative che non si limitano al disturbo, ma alla aggressione, non solo verbale”.
“Riteniamo opportuno quindi – prosegue Berlato – approvare delle norme specifiche che dispongano sanzioni sia dal punto di vista amministrativo, per quanto riguarda la Regione del Veneto, sia dal punto di vista penale, per quanto riguarda il codice a livello nazionale, e che intervengono per fare in modo che chi esercita queste attività lecite lo possa fare nel rispetto della legge. Inoltre, a garanzia dell’attività agricola, tra coloro che possono essere oggetto di sanzioni, se disturbano o peggio impediscono la caccia e la pesca, sono esonerati coloro che esercitano l’attività agricola nelle loro proprietà: una proposta che va in sintonia con le richieste del mondo agricolo e che è stata recepita ed inserita nel testo approvato in Commissione e che a breve sarà approvato dal Consiglio regionale del Veneto”.
Sui Pdl n. 174 e n. 141 in materia di agricoltura, interviene il Vicepresidente della Terza Commissione Graziano Azzalin (PD), “I due provvedimenti sono stati approvati all’unanimità e questo è un fatto molto positivo. L’allargamento del “Tavolo Verde” si muove nell’ottica della semplificazione, dell’integrazione e di una visione più ampia: si tratta di un giusto riconoscimento a chi si è costituito in Centrale Cooperativa. D’altro canto, l’unanimità espressa dalla Terza Commissione si muove nell’ottica auspicata anche dal mondo agricolo che, rispetto alle tematiche che riguardano il settore primario, pone il problema di una forte unità e soprattutto di una forte incisività delle politiche che come Regione dobbiamo attuare affinché sia sempre un punto di riferimento per la nostra economia, come lo è nei fatti. Da questo punto di vista l’adeguamento normativo recepisce quella che è una situazione sulla quale occorre lavorare molto più proficuamente rispetto ad oggi”.
Fonte: LDDC