Appostamento da Caccia. Soddisfazione di Confavi per l’approvazione in Consiglio Regionale della proposta normativa riguardante gli “Appostamenti precari ad uso venatorio”.
“Un plauso al Presidente della terza Commissione consiliare permanente, on. Sergio Berlato, al Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, all’assessore Giuseppe Pan ed a tutti i Consiglieri regionali che nella giornata del 25 novembre u.s. hanno votato a favore di questa legge”. E’ quanto esprime la Confavi in una nota.
Proseguendo si legge nella nota di Confavi, “Con questa legge ci auguriamo venga finalmente scritta la parola fine alla situazione di incertezza venutasi a creare nella passata legislatura nel corso della quale, nonostante siano state approvate ben 4 leggi regionali e 4 delibere di Giunta, non si è riusciti a regolamentare adeguatamente la materia ed a superare il pronunciamento n.139/2013 della Corte costituzionale che aveva opinabilmente considerato come strutture fisse gli appostamenti ad uso venatorio, assoggettandoli ad onerose incombenze di natura edilizia e di natura paesaggistica quasi come fossero delle vere e proprie abitazioni”.
“I cittadini cacciatori – spiegano l’Associazione – dopo aver pagato la tassa di concessione governativa, la tassa regionale e l’assicurazione, si ritrovavano denunciati penalmente per aver costruito i loro appostamenti ad uso venatorio con le stesse modalità utilizzate dai loro padri e dai loro nonni prima di loro”.
“Con l’approvazione di questa legge – continua la nota – vengono semplificate le norme che devono essere rispettate dai praticanti l’attività venatoria, vengono ridotti gli oneri di natura burocratica e ridotti i costi a carico dei cacciatori. Finalmente viene garantita “certezza di diritto” ai cittadini che chiedono di poter esercitare la propria attività nel rispetto della legge”.
La Confavi conclude: “La caccia da appostamento è un’attività fortemente legata alla nostra storia, alla nostra cultura ed alle tradizione del nostro Veneto. Con l’approvazione di questa legge la Regione del Veneto ha tutelato una parte importante delle nostre tradizioni che affondano le loro radici nella nostra cultura rurale”.
( 27 novembre 2015 )
Fonte: SecoloTrentino