Caccia: Veneto, Giunta regionale del Veneto adotta il nuovo Piano Faunistico Venatorio 2014-2019; Stival, “impostazione moderna in equilibrio tra caccia e salvaguardia dell’ambiente”.
Il Piano, composto da numerosi allegati tecnici, indica una significativa serie di obiettivi strategici:
1) Conseguire gli obiettivi di conservazione e tutela della fauna e degli habitat posti dalle Direttive comunitarie in base ad una razionale programmazione del territorio e delle risorse naturali;
2) Valorizzare le attività gestionali e venatorie e le tradizioni venatorie regionali legate alle peculiarità territoriali e faunistiche;
3) Ottenere un misurabile miglioramento dei parametri di autosufficienza della produzione di selvaggina cacciabile e una riduzione dei contingenti di selvaggina “importata” da altri territori;
4) Gestire il naturale ritorno dei grandi carnivori sulle Alpi attraverso il coordinamento a livello intra ed extra regionale;
5) Ricondurre il fenomeno dei danni causati dalla fauna selvatica alle attività agricole a livelli di sostenibilità economica e di tollerabilità, favorendo le attività di prevenzione;
6) Contenere l’espansione, tendendo all’eliminazione, di specie estranee al panorama faunistico regionale, in particolare se la loro presenza è in conflitto con le attività antropiche e con la salvaguardia delle specie autoctone, con particolare riferimento al cinghiale e alla nutria;
7) Valorizzare il prelievo venatorio come strumento di equilibrio nella gestione degli ungulati per favorire il miglioramento qualitativo e l’equilibrio numerico fra le diverse classi di età;
8) Promuovere un miglioramento in termini qualitativi e quantitativi del livello di conoscenza delle componenti faunistiche regionali, dei parametri relativi all’attività venatoria e a tutte le attività connesse alla gestione faunistica;
9) Attenuare i livelli di “conflitto” e di “percezione negativa” rispetto alla caccia da parte dell’opinione pubblica e del mondo agricolo ponendo attenzione al riconoscimento della proprietà privata e alle attività economiche e socio culturali in ambito agro-silvo-pastorale che manifestano livelli di criticità nella compatibilità con l’attività venatoria;
10) Promuovere più sinergia negli obiettivi ed un maggior coordinamento delle scelte tra la gestione privatistica della caccia (nella Aziende faunistico-venatorie e agro-turistico-venatorie) e la gestione programmata (negli Ambiti Territoriali di Caccia – ATC).
( 28 agosto 2014 )
Regione Veneto