La Giunta della Regione Valle d’Aosta ha approvato nuove regole per la gestione venatoria; numerose le novità riguradanti le circostrizioni e modalità per il conseguimento del tesserino “Carnet de chasse”.
Secondo un disegno di legge approvato dalla Giunta regionale valdostana viene modificata la legge regionale 64/1994 che disciplina per la gestione venatoria nella Regione Valle d’Aosta al fine di “migliorare il rapporto tra i cacciatori e il territorio” come ha spiegato il presidente Rollandin.
Una delle modifiche prevede la riduzione da nove a otto delle circoscrizioni venatorie e, conseguentemente, il numero dei relativi rappresentanti in seno al Comitato regionale per la gestione venatoria. È stata infatti eliminata la circoscrizione n.5 di Aosta, in quanto praticamente sprovvista di territorio cacciabile e così il capoluogo è stato inserito nella circoscrizione venatoria n. 3, tenendo conto del fatto che la maggior parte dei cacciatori della sezione di Aosta si reca di norma proprio in questa circoscrizione.
Secondo la nuova normativa inoltre viene affidata al Comitato regionale per la gestione venatoria la competenza per il rilascio del tesserino “Carnet de chasse”, finora affidata invece alla Regione. Non sono previsti aumenti del costo del carnet, che resta fissato a 168 euro, cui devono essere aggiunti i 173 euro della tassa governativa per il porto d’armi e l’assicurazione obbligatoria. Secondo le modifiche apportate dal disegno di legge viene eliminata la richiesta cartacea per la detenzione di trofei, di preparazione tassidermiche e di parti di animali e la successiva autorizzazione da parte dell’Assessore competente.
Con le modificazioni introdotte, infatti, e’ consentita la detenzione di trofei, di preparazioni tassidermiche e di parti di animali il cui possesso sia stato denunciato alle stazioni forestali e per i quali la struttura regionale competente in materia di fauna selvatica non abbia riconosciuto, entro sessanta giorni dalla denuncia medesima, un particolare interesse scientifico.
Per il corso di preparazione all’esame per l’abilitazione venatoria, attualmente facoltativo, sarà previsto l’obbligo di frequenza; durante il corso infatti saranno fornite ai candidati sia le nozioni necessarie al superamento dell’esame venatorio che importanti informazioni sulla realtà della regione, come l’organizzazione del soccorso e del pronto intervento, nozioni riguardo la gestione faunistica e nozioni, sulla corretta manipolazione degli animali abbattuti, sulla valutazione pratica di reperti e trofei.
Inoltre, tra le materie d’esame per il “Carnet” viene reintrodotta una prova pratica di tiro e di maneggio delle armi; gli aspiranti cacciatori infatti dovranno affrontare una prova di tiro e di maneggio delle armi, prima di poter andare a caccia sul territorio regionale al fine di garantire “’il massimo grado di sicurezza nell’utilizzo delle armi da sparo”, considerati anche ai casi di incidenti verificatisi negli ultimi anni nella regione.
Norme più restrittive sono inoltre previste per i cacciatori esterni alla Regione, che non abbiano mai cacciato in Valle d’Aosta o nelle Alpi, i quali dovranno sostenere un esame specifico finalizzato alla verifica delle loro cognizioni riguardo le disposizioni regionali, nozioni di biologia e per il riconoscimento delle specie di selvaggina.
Ha infatti spiegato il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, “Le nuove regole venatorie vogliono favorire un forte legame del cacciatore con il territorio che prevede l’assegnazione dei capi da abbattere ai singoli cacciatori all’interno della circoscrizione venatoria della sezione comunale cacciatori di appartenenza”.